App car sharing, la mobilità in condivisione non decolla

In Italia, per quel che riguarda i servizi di trasporto che sono alternativi a quelli pubblici, tutto si può dire tranne che la mobilità in condivisione ad oggi sia decollata. Questo è quanto, tra l’altro, ha messo in evidenza l’Associazione Altroconsumo in accordo con un’inchiesta che è stata realizzata in vista del Festival Ri-Generazioni che è in programma il 28-29-30 settembre del 2018 presso l’UniCredit Pavilion.

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Auto privata batte ancora il car sharing e l’uso dei mezzi pubblici

Come noto, ad oggi il servizio di car sharing, accessibile anche tramite app, ovverosia muniti di smartphone, è sviluppato in prevalenza solo nelle grandi città e peraltro solo in alcune di queste. Non a caso al riguardo Altroconsumo ha raccolto dati statistici rilevanti solo per le città di Milano e di Torino, anche perché spesso il servizio viene utilizzato dagli utenti per 2-3 volte al massimo e solo per curiosità.

La realtà emersa dall’indagine è quella di cittadini residenti in Italia che, specie dove il car sharing è ancora un sogno, per spostarsi preferiscono di gran lunga l’utilizzo dell’auto privata in quanto la qualità dei mezzi pubblici è insoddisfacente.

Trasporti, l’Italia è un Paese di automobilisti incalliti

Di conseguenza, l’Associazione Altroconsumo mette in evidenza come l’Italia rimanga nonostante tutto un Paese di automobilisti incalliti non sempre per scelta, ma proprio perché i mezzi pubblici non solo sono lenti e non sempre sicuri, ma sono pure troppo costosi in rapporto alla qualità del servizio offerta. Non a caso dall’inchiesta è emerso che in Italia si usa l’auto in otto casi su dieci per gli spostamenti casa-ufficio.

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Di Annalisa Ruzzo

Sono Annalisa Ruzzo, una web editor con esperienza in categorie come economia, tecnologia e salute.