Tredicesima dicembre 2018 è quasi tutta impegnata per le spese obbligate

A partire dallo scorso 1 giugno del 2018, per la richiesta del ReI, Reddito di Inclusione, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato online, sul proprio sito, il nuovo modulo a seguito della decadenza del possesso dei requisiti familiari.

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Reddito di Inclusione tra beneficio economico ed uscita dalla condizione di povertà

In altre parole si allarga la platea dei potenziali beneficiari del ReI che, di conseguenza, ora diventa in tutto e per tutto, nel limite dei fondi statali che sono stati stanziati, una misura universale di contrasto alla povertà nel nostro Paese.

Al riguardo si ricorda che il ReI consta di due componenti: una componente rappresentata dal beneficio economico, erogato mensilmente attraverso la cosiddetta carta ReI, che peraltro ha sostituito la carta SIA (Sostegno Inclusione Attiva), già Carta Acquisti, e da una seconda componente che prevede la messa a punto, con il supporto ed il sostegno dei Comuni, di un progetto personalizzato finalizzato ad agevolare, all’interno del nucleo familiare, l’inclusione sociale e lavorativa con il fine di uscire proprio dalla condizione di povertà.

Requisiti ReI, dalla residenza al patrimonio e passando per l’Isee

Con la decadenza del requisito familiare, per chiedere ed ottenere il ReI restano così in piedi gli altri due requisiti, ovverosia il requisito di residenza/soggiorno, e quelli economici relativi all’Isee ed al patrimonio mobiliare ed immobiliare.

Dopo aver presentato la domanda al Comune, con il nuovo modulo, se questa viene accettata allora il beneficio economico sarà erogato il mese successivo attraverso la carta ReI che, su disposizione Inps, viene emessa da Poste Italiane. L’importo mensile riconosciuto varia in ragione del reddito familiare e del numero dei componenti con un minimo di 187,50 euro ed un massimo di 539,82 euro mensili.

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