Comprare e vendere criptovalute, come fare in tutta sicurezza

Bitcoin, Ripple, ma anche Ethereum, Cardano, Litecoin, Bitcoin Cash, Eos, Ethereum Classic, Dash, Monero e Verge. Sono queste solo alcune delle principali criptovalute, ovverosia le monete virtuali decentralizzate che, quasi tutte basate su tecnologia blockchain, rappresentano la nuova frontiera non solo per i pagamenti digitali, senza passare da intermediari come le banche e le società finanziarie, ma anche come forma di investimento alternativo e, comunque, ad alto rischio.

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Mercato criptomonete, capitalizzazione complessiva oltre i $ 400 miliardi

Quello delle criptovalute, specie negli ultimi due anni, è diventato un mercato gigantesco se si considera che attualmente la capitalizzazione di mercato complessiva per le criptomonete supera i 400 miliardi di dollari. E’ tutto merito di monete virtuali come il Bitcoin che all’inizio del 2017 valeva appena 1.000 dollari circa, mentre attualmente per comprare 1 bitcoin servono oltre 9 mila dollari americani. Ma, per chi è interessato al trading online, o ad un investimento che nel tempo sia di più ampio respiro, e quindi per il medio ed il lungo periodo, come si fa a comprare ed a vendere le criptovalute? Ed in che modo tutto ciò si può fare in tutta sicurezza?

Dagli strumenti finanziari alle criptovalute, serve sempre un intermediario!

Ebbene, così come avviene per acquistare e vendere strumenti e prodotti finanziari come le azioni, le obbligazioni, i cross valutari e gli strumenti derivati, anche per le criptomonete la negoziazione può avvenire attraverso un intermediario. Nel dettaglio, l’intermediario finanziario classico di norma è il broker, mentre per le criptomonete si parla di exchange, ovverosia di una piattaforma di scambio dove avviene l’incrocio tra la domanda e l’offerta, ovverosia tra chi vuole comprare e chi vuole vendere criptovalute per piccoli come per importi rilevanti.

Come scegliere la piattaforma di scambio

Si contano attualmente decine di exchange che permettono di tradare le principali criptomonete, e che in prevalenza sono gestiti da società che hanno il quartier generale nei Paesi asiatici dove giornalmente si registra il maggior volume di scambi per le monete virtuali decentralizzate. Tra questi ci sono Binance, Bittrex, BitFinex, Changelly e Coinbase.

Le piattaforme di scambio, al pari dei broker, permettono ai clienti di negoziare le criptovalute a fronte del pagamento di commissioni di trading che possono essere fisse e/o variabili. Nella scelta di un exchange rispetto ad un altro, pur tuttavia, è chiaramente importante che applichi commissioni basse, ma è bene pure valutare gli standard di sicurezza offerti a protezione della criptovaluta detenuta in portafoglio.

Con gli exchange, infatti, dopo aver acquistato la criptovaluta questa si può mantenere nel wallet online, ma per evitare rischi legati ad attacchi hacker alla piattaforma si può pure utilizzare un wallet offline. In particolare, il wallet offline non è altro che un borsellino elettronico per criptovalute, come ad esempio Exodus, che permette di trasferire la criptovaluta acquistata dal wallet online dell’exchange al PC locale adottando stringenti standard di sicurezza anche per l’accesso ad eventuale backup/ripristino degli asset. Con wallet offline come Armory, infatti, seguendo le procedure consigliate i Bitcoin e le altre criptovalute acquistate sono al sicuro anche quando il PC dovesse rompersi.

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