Voli Ryanair, Antitrust: condotta scorretta sul bagaglio a mano grande

Accade una cosa originale nel panorama dei contratti di lavoro: i dipendenti di Ryanair, azienda del trasporto aereo leader nel settore del Low Cost, applica a tutti i suoi dipendenti, prescindere dalla Nazione in cui hanno base, il contratto di lavoro secondo le normative Irlandesi, Nazione di origine e sede di Ryanair, con condizioni legittime ma peggiorative rispetto alle norme dei singoli Stati in cui il personale ha base operativa.

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Accade, così, che dipendenti Ryanair basati in Belgio si ribellino e chiedano alla Corte del Lussemburgo di pronunciarsi al proposito, dal memento che i contratti del Belgio nel settore prevedono condizioni migliorative rispetto a quelli Irlandesi. Chi ha ragione? La Corte del Lussemburgo ha dato ragione ai lavoratori che si devono vedere riconoscere le condizioni contrattuali Belghe, in quanto la priorità è da attribuire alla parte più debole, quindi i lavoratori nella fattispecie.

Peraltro è anche la logica, se si seguisse il ragionamento di Ryanair, un lavoratore in Italia di un’azienda tedesca dovrebbe avere lo stipendio tedesco, mentre non è così. Nonostante il pronunciamento dalla Corte del Lussemburgo, comunque, Ryanair prosegue con il suo modo per tutti gli altri lavoratori, esponendosi ad una pioggia di ricorsi.

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Di Annalisa Ruzzo

Sono Annalisa Ruzzo, una web editor con esperienza in categorie come economia, tecnologia e salute.