Il balzo in avanti che ha “effettuato” il gioco online nel 2016 (ha di poco superato il miliardo di euro) è una piacevole novità per il mondo del gioco globale italiano e per i casino online che fanno parte di questo divertente mondo. Negli scorsi anni questo segmento di gioco si è dimostrato stabile, ma stazionario: ma la crescita non sembra la conseguenza di un aumento del numero dei giocatori: sarebbe, invece, da attribuire alla “riconversione” della spesa che prima veniva destinata al “mercato nero” che lentamente sta per essere convogliato “in emersione”.

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Si può probabilmente dire che le misure di contrasto al gioco irregolare, messe in campo negli scorsi anni, abbiano cominciato a favorire una domanda che precedentemente veniva rivolta ai siti non autorizzati. Le misure che si sono applicate hanno riguardato il miglioramento dell’offerta legale per la competitività del mercato , come già detto in altre righe, e l’accordo con i principali fornitori di software ai quali è stato sottoposto di interrompere i rapporti commerciali con gli operatori non autorizzati in Italia: suggerimento, evidentemente, ascoltato.

In ogni caso la quota di spesa relativa ai giochi online è in crescita anche se in modo contenuto, ma continuativo. É da tenere presente, però, quanti punti illegali sono passati dalla “parte legale della barricata” e questo ha creato senza ombra di dubbio movimentazione, ma potrebbe dirsi che la propensione al gioco online parrebbe in linea con i precedenti anni. Invece, la tanto paventata “transumanza” dei giocatori dal terrestre al virtuale, che ha destato a volte non poca incertezza, non trova conferme nei vari studi che sono stati recentemente portati a termine.

Un raffronto che “ci piace” fare è con uno sguardo all’estero,precisamente nel Regno Unito, per esempio, che ha una popolazione similare a quella italiana: tra aprile 2015 e marzo 2016 la spesa in giochi online è stata di circa 5 miliardi di euro. Il quintuplo rispetto al nostro Paese e con questo paragone risulta difficile affermare che il gioco online in Italia sia un fenomeno pervasivo, almeno al momento. Un ulteriore piccolo tassello nella modernizzazione del prodotto online potrà anche essere rappresentato dagli eventuali possibili accordi sulla cosiddetta “liquidità internazionale”: la possibilità di poter far interagire tra loro i giocatori di diverse nazioni.

Indubbiamente, questa innovazione, riportata anche sui siti che danno consigli sui casino online, potrebbe consentire di rendere l’esperienza di gioco comparabile a quella “off shore”, però in modo controllato ed ovviamente tassato. L’Amministrazione del nostro Paese mantiene sempre un ruolo di riferimento a livello comunitario che le è stato sempre riconosciuto: un esempio ascoltato sia dai Paesi europei che dagli altri, sopratutto quelli che decidono di introdurre una regolamentazione nazionale del gioco online.

Certamente la regolamentazione del nostro gioco online ha avuto successo agli occhi di altri Stati, come è risultato in alcuni eventi di settore dove le normative del gioco online vigenti in Italia sono state portate ad esempio ed elogiate.
Per ciò che riguarda il gioco online non si può non dare uno sguardo a ciò che è stato “suggerito” dalla Commissione Europea: si è fatta promotrice di una normativa incentrata sulla individuazione di forme di collaborazione amministrativa volta a tutelare i giocatori ed i cittadini ed a prevenire le frodi ed il riciclaggio di danaro. E vi è di più: la Commissione ha invitato gli Stati membri ad adottare tutte le azioni necessarie affinchè il gioco rimanga una forma di intrattenimento e che, in ogni caso, si impedisca ai minori di accedere al gioco d’azzardo online.

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Di Pamela

Blogger di tecnologia, viaggi ed economia. La mia passione per la scrittura mi ha permesso di intraprendere l'attività di gestione portali web che porto avanti dal 2010.