Per migliorare la qualità della vita di una persona disabile è necessario rendere l’ambiente domestico fruibile e confortevole, organizzando gli spazi in modo da renderli facilmente accessibili.

[ads1]

In particolare uno dei punti più importanti della casa è il bagno, che per i disabili deve essere progettato a regola d’arte, tenendo conto delle loro necessità senza tralasciare lo stile e il design. Accessibilità ed estetica sono due fattori estremamente rilevanti per soddisfare i loro bisogni, semplificano la loro vita e quella delle persone che gli sono vicine quotidianamente.

Molte imprese oggi si sono specializzate nella produzione e progettazione di bagni per disabili di altissima qualità, in grado di offrire una vasta gamma di soluzioni senza tralasciare lo stile dell’arredamento.

La porta per i bagni per disabili : resistenza e percezione degli spazi

Tra le componenti fondamentali che un bagno di questo tipo deve assolutamente avere ci sono la porta di entrata, il pavimento, la doccia o la vasca, i sanitari e il lavandino. Rendere tutti questi elementi facilmente fruibili può ridare dignità alle persone disabili, contribuendo a migliorarne la qualità di vita e gli aspetti psicologici. Per quanto riguarda la porta questa deve garantire un accesso facile e senza rischi, possibilmente con un’ampiezza di almeno 70-75 cm per consentire il passaggio di una carrozzina.

Un’ottima soluzione sono le porte scorrevoli con maniglia verticale, che permettono di ridurre gli spazi di ingombro e lasciare uno corridoio ampio per il passaggio. Inoltre questo tipo di porta può essere facilmente aperta e chiusa da chiunque, senza creare disagi o difficoltà. Un altro elemento importante è l’assenza di materiali pericolosi, come ad esempio quella di inserti in vetro. La porta dei bagni per disabili deve essere realizzata in materiali resistenti, in grado di supportare anche eventuali urti con la sedia, dando sempre una forte percezione degli spazi.

L’importanza del pavimento del bagno e dei rivestimenti

Anche il materiale del pavimento e dei rivestimenti è di fondamentale importanza nella progettazione di un bagno per persone disabili. La superficie deve essere antiscivolo, completamente liscia e piana, senza dislivelli né gradini. Anche all’interno del box doccia o della vasca i rivestimenti devono essere anti-sdrucciolo, garantendo il massimo della sicurezza in qualsiasi situazione di utilizzo.

Doccia o vasca con porta, quale scegliere per un bagno per disabili

La scelta tra la doccia e la vasca è sicuramente una delle più delicata. Non esiste una soluzione che sia migliore dell’altra, ma dipende dal tipo di disabilità e dalle necessità specifiche della persona interessata. Per esempio è molto differente se il disabile è autosufficiente oppure se necessita di assistenza, se si trova sulla sedia a rotelle o no. Inoltre bisogna sempre tenere conto dello spazio che si ha a disposizione, optando per la scelta più consona.

Detto questo le soluzioni disponibili sono molte, dai box doccia di dimensioni maggiorate, con maniglioni di appoggio e sedie interne, alle vasche con sportello e supporto per rimanere seduti. Una persona disabile costretta sulla sedia a rotelle troverà probabilmente più comoda quest’ultima opzione. In questo modo potrà essere quasi autosufficiente durante il bagno, avendo bisogno solo di aiuto della fase di entrata e in quella di uscita.

La scelta dei sanitari per disabili idonei

Quella dei sanitari è forse la scelta più importante e delicata nella progettazione di un bagno per disabili, un arredo fondamentale per garantire la piena autonomia della persona. Prima di tutto questi devono essere bassi e regolati in base all’altezza giusta, solitamente di poco inferiore a quella dei normali sanitari domestici. In secondo luogo non devono avere ingombri laterali, per consentire l’avvicinamento con la sedia a rotelle.

Da non trascurare i supporti, che devono essere presenti in entrambi i lati. Inoltre per aumentare la sicurezza è possibile montare un supporto estraibile, che possa essere aperto sulla parte frontale una volta che la persona si è seduta. Molto comodi sono anche gli schienali avvolgenti posteriori, che evitano pericolosi movimenti laterali. Infine sono molto apprezzati i sanitari sospesi, che permettono di lasciare libero lo spazio sottostante, facilitando l’accostamento e le operazioni di salita e discesa.

Il lavabo ideale, una scelta da non trascurare

Anche quella del lavabo per disabili è una scelta che non deve essere tenuta in secondo piano, anzi merita di essere progettata con cura e attenzione. Innanzitutto è necessario calcolarne l’altezza, che deve consentire alla persona disabile di poter stare comodamente con gli avambracci all’interno del lavabo. Inoltre è preferibile installare un rubinetto che abbia la parte terminale mobile, permettendo di gestire il getto d’acqua con una maggiore libertà.

Anche le tubazioni di scarico sono importanti, visto che potrebbero creare problemi di ingombro specialmente a persone sulla carrozzina. In questo caso una soluzione efficiente è far murare i tubi, oppure deviarli verso l’esterno, lasciando tutto lo spazio necessario al di sotto del lavandino. Lo specchio sarebbe meglio se fosse estraibile, offrendo una maggiore comodità durante questa fase.

Conclusioni e consigli

Progettare un bagno per disabili non è una questione semplice, infatti è necessario prevedere una serie innumerevole di problematiche, diverse da persona a persona e a seconda del tipo di disabilità. Oggi fortunatamente esistono tantissime aziende sensibili a queste esigenze, tra le quali Goman, che hanno sviluppato delle linee di prodotti in grado di unire funzionalità e design. Ormai un bagno per disabili non deve più essere brutto e antiestetico, ma è possibile creare un ambiente gradevole e perfettamente accessibile. Nella progettazione di un bagno per disabili è fondamentale non perdere mai di vista l’elemento principale, cioè l’autonomia della persona, un diritto di tutti per vivere una vita dignitosa.

[ads1]

Di Pamela

Blogger di tecnologia, viaggi ed economia. La mia passione per la scrittura mi ha permesso di intraprendere l'attività di gestione portali web che porto avanti dal 2010.