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Spese studenti fuori sede restano proibitive, indagine Federconsumatori

Spese studenti fuori sede restano proibitive, indagine Federconsumatori

I costi complessivi, che gli studenti fuori sede sono chiamati a sostenere, restano proibitivi non solo per le famiglie a basso reddito, ma anche per quelle a medio reddito nonostante la diminuzione delle tasse universitarie.

Spese annue studenti fuori sede possono sfiorare i 10 mila euro annui

A farlo presente, a conclusione di un’indagine, è stata la Federconsumatori nel precisare come, in base alla scelta di una stanza singola o doppia per uno studente fuori sede, i costi siano variabili da un minimo di 7.769,09 euro ad un massimo di 9.644,62 euro annui.

Nei costi sopra indicati, in particolare, sono incluse le tasse universitarie, il materiale didattico, i libri per studiare, le spese per i servizi di trasporto, e quelli per l’abitazione che spaziano dall’affitto al gas e passando per il telefono, l’energia elettrica e le spese condominiali.

Costi università per chi rimane a casa con i genitori

Scegliendo invece di studiare all’Università rimanendo a casa con i genitori, la spesa annua considerando i libri, le tasse universitarie, il materiale didattico ed i costi di trasporto, varia in media da un minimo di 1.183,60 euro ad un massimo di 1.551,50. In questo caso, quindi, c’è un forte abbattimento dei costi ma, sottolinea altresì la Federconsumatori, trattasi di spese che per le famiglie a basso reddito rappresentano comunque annualmente un onere economico notevole.

‘I costi si confermano elevati, anche perché gli studenti devono comunque fare fronte ad un costo della vita difficile da sostenere’, fa altresì presente l’Associazione in accordo con il ‘Rapporto costi università_II parte 2017-2018‘ che è visionabile e scaricabile online, in formato pdf, dal sito Internet federconsumatori.it.

Annalisa Ruzzo: Sono Annalisa Ruzzo, una web editor con esperienza in categorie come economia, tecnologia e salute.
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