La libertà di modem in Italia slitta al 2019. E questo dopo che l’AGCOM, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha prorogato fino alla fine del prossimo mese di dicembre l’entrata in vigore della norma relativa al cosiddetto modem libero.
Cosa cambia con il modem libero dall’1 gennaio del 2019
In pratica, a partire dall’1 gennaio del 2019, per la sottoscrizione degli abbonamenti per l’accesso ad Internet su ADSL e Fibra a casa, il cliente avrà la libertà di scelta del modem senza che gli operatori possano subordinare l’attivazione del servizio all’uso di un proprio dispositivo che spesso viene concesso con pagamento in piccole rate mensili anche per due e fino a quattro anni.
Nel commentare lo slittamento del modem libero, la Federconsumatori ha fatto sapere che vigilerà sulla condotta degli operatori. E questo perché il modem imposto dalle società di telecomunicazioni, per attivare connessioni ad Internet ADSL e su Fibra, rappresenta un ‘vincolo decisamente restrittivo’.
Quanto costa il modem che viene imposto dagli operatori? E quanto si risparmia acquistandolo in proprio?
In merito l’Associazione dei Consumatori ha calcolato che, a fronte di vincoli che variano da 36 a 48 mesi, ovverosia da 3 a ben 4 anni, gli operatori si fanno pagare il noleggio del modem da 70,20 a 187,20 euro. Solo in rari casi, invece, l’operatore attiva l’ADSL o la connessione ad Internet in Fibra offrendo al cliente il modem gratis senza dover pagare piccoli canoni mensili applicati mese dopo mese in bolletta, in genere dai 2 ai 4 euro al mese. Con il modem libero, invece, il costo, acquistando in proprio il dispositivo, varierebbe da 32,99 euro agli 86,99 euro sempre secondo quanto è stato rilevato dalla Federconsumatori. In altre parole, si possono andare a risparmiare anche più di 100 euro.