Quella di fornire ai clienti schede SIM con dei servizi preattivati rientra tra le pratiche che sono sleali ad aggressive, e riconducibili ad attivazioni non richieste. Questo è quanto emerso nei giorni scorsi, in accordo con quanto è stato riportato dalla Federconsumatori, da una sentenza che è stata emessa dalla Corte di Giustizia EU.
Stop a rimpallo di competenze tra Agcom ed Antitrust sulle pratiche che ledono i diritti dei consumatori
Nella sentenza, inoltre, è stato confermato che, per pratiche come quella sopra indicata, le Autorità Antitrust di ogni Paese dell’Ue possono procedere andando a sanzionare gli operatori. In merito, tra l’altro, così come è avvenuto in passato, il pronunciamento della Corte di Giustizia EU mette fine al rimpallo di competenze tra Antitrust ed Agcom che ha portato a ‘ricorsi pretestuosi utili solo ad allungare i tempi del giudizio’ in accordo con quanto dichiarato da Emilio Viafora, Presidente della Federconsumatori.
D’altronde quello attuale è un momento di forte concorrenza sul mercato della telefonia mobile, con il rischio che a pagare il conto siano proprio i consumatori che, aderendo alle offerte, in prima battuta pensano magari di risparmiare, ma poi a regime, con il cambio di operatore, spesso si ritrovano a pagare di più.
Operatori telefonia mobile low cost sempre più agguerriti
Negli ultimi mesi, infatti, sul mercato della telefonia mobile hanno fatto il loro ingresso gli operatori low cost che propongono, rispetto agli operatori tradizionali, tariffe più basse. Ma come sempre, prima di fare una scelta, è bene valutare i pro ed i contro e leggere attentamente le condizioni di contratto.