Per “patologie oculari” intendiamo un ampio spettro di disturbi che interessano l’apparato visivo umano. All’interno di questa definizione generale troviamo i cosiddetti “difetti rifrattivi”, ovvero miopia, astigmatismo e ipermetropia, la cui incidenza sulla popolazione corrisponde rispettivamente al 26,7%, al 7,9% e al 11,7%. Vi sono, inoltre, varie malattie ad andamento progressivo, come la cataratta, il glaucoma, il cheratocono, la retinopatia diabetica e la degenerazione maculare senile, che tendono a manifestarsi in età avanzata e che, se non trattate per tempo in maniera adeguata, possono compromettere significativamente la capacità visiva, portando addirittura alla cecità.
La parola d’ordine, quando si ha a che fare con un ambito così delicato, è prevenzione. Visite di controllo e screening, infatti, sono fondamentali per individuare tali disturbi già a partire dalle primissime fasi e delineare un piano di intervento insieme al proprio oculista di fiducia. Ciò vale, in particolar modo, per i soggetti anziani, in quanto l’invecchiamento rappresenta una delle maggiori cause della degenerazione del sistema visivo. La buona notizia, comunque, è che al giorno d’oggi esistono rimedi efficaci per contrastare il processo di decadimento e tutelare il benessere visivo.
Prevenire i disturbi del sistema visivo
Sottoporsi regolarmente a visite oculistiche è, senza dubbio, una buona abitudine: la misurazione della vista eseguita dall’ottico, infatti, da sola non è sufficiente a restituire una visione completa delle condizioni di salute dell’occhio e ad indinvidure eventuali patologie oculari. Di conseguenza, è necessario rivolgersi ad uno specialista che disponga delle attrezzature adatte per effettuare un esame dettagliato e riconoscere eventuali patologie e/o sintomi legati all’invecchiamento, anche se ancora in uno stadio iniziale.
Altrettanto importante è valutare la presenza di potenziali fattori di rischio che, se trascurati, accrescono le probabilità di andare incontro a danni permanenti con l’avanzare dell’età. Alcuni di essi sono ereditari, invece altri sono direttamente correlati allo stile di vita o ad un’alimentazione scorretta, come anche a patologie preesistenti, tra cui ipertensione, diabete, tumori, ecc..
Diagnosi precoce: perché è utile?
Le visite oculistiche sono un utile strumento che permette di ottenere una diagnosi precoce e giungere, così, ad un trattamento personalizzato in tempi brevi. Intervenire sulle patologie oculari, quando esse non sono ancora ad uno stadio avanzato, riduce sensibilmente il rischio di danni e/o controindicazioni, oltre a favorire un recupero rapido e senza grossi disagi per il paziente.
Trattamento delle patologie oculari
La medicina odierna utilizza tecniche chirurgiche molto meno invasive rispetto a quelle adottate in passato, anche per quel che concerne il trattamento dei difetti della vista e delle patologie oculari.
Il laser costituisce lo strumento d’elezione sia per correggere la miopia, l’ipermetropia, l’astigmatismo e la presbiopia nei pazienti adulti, sia per arrestare i fenomeni degenerativi tipici dell’età avanzata, tra cui la cataratta, il cheratocono e la degenerazione maculare.
Durante le visite preliminari, lo specialista valuta l’entità del problema, le condizioni generali di salute del soggetto, nonché la presenza di fattori di rischio che rendono impossibile, o comunque sconsigliata, una determinata metodica. Tenendo conto di tutti questi aspetti, infatti, il paziente viene indirizzato verso l’intervento con Femtolaser, Lasik o PKR, affinché possa giungere ad una guarigione quanto più rapida e serena. Ad ogni modo, le tecniche menzionate permettono di riprendere le normali attività – tra cui lettura, uso del computer, ecc. – nel giro di pochi giorni (e, in alcuni casi, in sole 24 ore). L’operazione, invece, ha una durata di circa 15-20 minuti.
Oggi, dunque, a prescindere dalla tecnica chirurgica utilizzata, è possibile giungere ad una correzione completa dei difetti rifrattivi, specialmente se di lieve o media entità. Ottimi risultati si ottengono, parimenti, con altre patologie dell’apparato visivo, con una riduzione della sintomatologia (es. visione offuscata, aloni, ecc.) e dei fastidi che essa comporta.