Quando si deve determinare il costo di un appartamento, e il suo relativo valore, ci sono diversi aspetti che possono fare la differenza e incidere sul calcolo complessivo. Sicuramente il fattore che sposta maggiormente gli equilibri è il valore al metro quadro, mentre altri due fattori di primo piano sono i coefficienti di merito e la superficie commerciale che, però, non deve essere assolutamente confusa con la superficie calpestabile.
Likecasa.it, sito specializzato nella compravendita immobiliare, spiega molto bene come si calcola la superficie commerciale di un appartamento e quali sono le differenze con la superficie calpestabile. Un aspetto di cui avere grande considerazione per effettuare i calcoli corretti.
Anche per quanto riguarda il perito, il valore al metro quadro riveste un’importanza notevole, visto che dovrà decidere quale tipologia di mutuo concedere. La stima del valore dell’appartamento verrà per l’appunto fatta sfruttando proprio il valore al metro quadro. Cerchiamo di comprendere, quindi, come effettuare una misurazione in modo corretto e pratico.
Il valore al metro quadro
Per poter comprare un immobile, una cosa obbligatoria da fare è quello di dare un’occhiata al valore al metro quadro, come abbiamo detto. I vari indici che condizionano il costo effettivo di un determinato appartamento sono chiaramente influenzati a loro volta dall’ubicazione dello stesso, come ad esempio il quartiere in cui si trova.
È abbastanza facile intuire come in una zona della città nei pressi del centro, l’appartamento potrà vantare un pregio nettamente maggiore rispetto ad una collocazione in periferia. Ad incidere su tale aspetto troviamo anche le condizioni in cui si trova l’edificio o la struttura, ma anche le condizioni interne dei vari ambienti e lo stato di conservazione che li caratterizza.
Come fare il calcolo al metro quadro
Sia i privati che le agenzie immobiliari che decidono di porre in vendita un appartamento o una casa, per calcolare il prezzo al metro quadro devono ovviamente rifarsi ai parametri stabiliti da parte dell’Osservatorio dell’Agenzia delle Entrate.
Chiunque ha la possibilità di dare un’occhiata e consultare le varie stime che sono state realizzate dall’Osservatorio. L’ente suddivide le varie città in quadranti, e poi mette a disposizione le quotazioni minime e massime al metro quadro in base al quadrante in cui si trova l’appartamento. C’è da considerare la superficie lorda dell’immobile, ma altri fattori condizionanti sono la tipologia di immobile, il valore di mercato minimo e massimo e lo stato di conservazione.
La superficie commerciale di un’abitazione o di un negozio corrisponde alla somma di vari parametri. Questi ultimi corrispondono alla superficie coperta, alla superficie di ornamento e ai vani accessori. Il primo aspetto è la superficie coperta, che corrisponde ai muri interni, quelli perimetrali, mentre i muri in comunione vanno a incidere solo per il 50%. La superficie di ornamento, invece, è parte dell’immobile, ma la percentuale pagata dall’inquilino è inferiore, visto che c’è da considerare l’azione degli agenti atmosferici. Infine, i vani accessori, che sono rappresentati, ad esempio, da soffitta, cantina, garage e così via. L’ultimo aspetto è rappresentato dai coefficienti di merito, come ad esempio lo stato locativo o la tipologia di contratto stipulata.