Le discariche sono soluzioni che prevedono il definitivo stoccaggio dei materiali di rifiuto che vengono depositati in strati sovrapposti al fine di facilitare i processi fermentativi del materiale organico.

[ads1]

Tali processi di decomposizione si realizzano per opera di particolari batteri, detti “anaerobi” in quanto la loro esistenza è possibile unicamente in assenza di ossigeno, condizione che si verifica appunto nelle discariche.

Le fermentazioni producono, tra l’altro, anche biogas, la cui diffusione nell’ambiente rappresenta la principale causa di inquinamento delle acque sotterranee e superficiali, del suolo e dell’atmosfera.

Pertanto, una delle principali problematiche inerenti alle discariche è quella di limitare il più possibile tali processi fermentativi altamente inquinanti.In base al tipo di rifiuti che contengono, le discariche possono essere suddivise in tre categorie:

  • Discariche di prima categoria: sono quelle che contengono sia i rifiuti solidi urbani (RSU), ovvero tutti i materiali indifferenziati di scarto provenienti dai cassonetti, che i rifiuti assimilabili agli urbani (RSA).
  • Discariche di seconda categoria: sono quelle che contengono i rifiuti speciali, che non sono in grado di essere riciclati (come scarti di materiale da costruzione), ed i materiali tossici dopo il loro trattamento.
  • Discariche di terzo tipo: sono quelle che contengono i materiali pericolosi di varia provenienza e caratterizzati da un differente grado di tossicità, le discariche di questo tipo hanno un’estensione piuttosto limitata e sono in numero minore rispetto a quelle di primo e di secondo tipo, ma soprattutto devono essere costruite nell’assoluto rispetto delle norme di sicurezza relative alle pericolosità dei materiali di scarto in esse contenuti.

La classificazione dei rifiuti e dei rottami

A seconda della loro provenienza, i rifiuti possono essere classificati in:

  • Rifiuti urbani: comprendono quelli domestici di tutte le provenienze, quelli derivanti dalla pulizia delle strade e delle aree cittadine e scarti dei giardini e delle aree verdi.
  • Rifiuti speciali: sono quelli che provengono da attività agro-industriali, da costruzioni e da demolizioni, da lavorazioni commerciali, industriali ed artigianali, o da attività sanitarie.
  • Rifiuti pericolosi: comprendono tutti i materiali di scarto caratterizzati da un elevato grado di tossicità.

Le benne per la movimentazione di rifiuti e rottami

Il problema di gestione delle discariche tradizionali oppure di quelle di rottami è strettamente collegato alla trasformazione ed al riciclaggio dei rifiuti di ogni genere, in rapporto alla questione ambientale.
Il costante incremento della quantità dei materiali da eliminare, sia organici che tossici, rappresenta uno dei principali aspetti da prendere in esame.
Movimentare i rifiuti è un’esigenza indispensabile per ogni discarica in quanto tale operazione contribuisce a mantenere un efficace equilibrio funzionale nella gestione dei materiali accumulati.

Sono disponibili numerose tipologie di strumenti e di benne, come quelle prodotte da Tecnobenne, utilizzabili per la movimentazione dei rifiuti nelle discariche:

1 – Benne a polipo

Costruite con materiali anti-usura e particolarmente adatte per la movimentazione di materiali leggeri e per i rifiuti urbani, le benne a polipo sono progettate principalmente per autocarri e gru da camion e adattabili alla mobilizzazione e raccolta di materiali vari e di rottami.
Per la loro struttura estremamente compatta sono caratterizzate da una notevole agilità soprattutto nelle operazioni di carico e scarico che permette di rimanere in sagoma per viaggiare in assoluta sicurezza.
Sono equipaggiate con rotori di rotazione idraulica, oppure con gancio fisso e possono venire montate anche a livello di mini escavatori (con portata da due a dieci tonnellate). Il blocco di distribuzione viene progettato su misura ed è completamente protetto dentro al corpo della macchina; tale caratteristica assicura un facile e veloce intervento sull’intera linea di ripartizione dell’olio.
Si tratta quindi di un’attrezzatura di presa composta da un numero variabile di pale (da 3 a 4,5,6) caratterizzate da un movimento indipendente e sincronizzato, ognuna delle quali è collegata ad un cilindro oleodinamico.

2 – Benne bivalve

Si tratta di attrezzature di presa composte da due valve che funzionano mediante un movimento sincronizzato ed azionate da un cilindro oleodinamico.

Il materiale che costituisce il corpo è di solito acciaio cementato, mentre le parti sottoposte ad intenso consumo, come le lame, sono costituite da materiali speciali anti-usura.

Le benne possono essere disponibili con uno oppure con due cilindri disposti orizzontalmente o verticalmente. Il loro impiego è finalizzato sia per scavi che per carico e scarico di vari tipi di materiale, ma vengono impiegate anche per la movimentazione di rifiuti di svariate dimensioni.
In base al genere di movimentazione da effettuare è possibile scegliere tra due diverse tipologie di benne: quelle leggere, costituite da un unico cilindro, particolarmente indicate per la movimentazione dei rifiuti tradizionali; quelle pesanti impiegate per lavori gravosi dove i carichi da spostare sono molto intensi.
Queste benne vengono preferibilmente montate su escavatori in quanto il tipo di operazione che devono effettuare richiede una base solida e sicura.

3 –  Pinze idrauliche

Le pinze idrauliche utilizzabili su escavatori o mini escavatori vengono considerate come attrezzature ideali per la movimentazione di materiali di varia natura, in particolare di rottami e rifiuti di ogni genere.
Sono impiegate in numerosi settori, come quello forestale per la movimentazione di tronchi e rami o anche rifiuti di potature, e per quella di massi di dimensioni medio-grandi o anche di rocce non calcaree.
Per garantire la massima sicurezza, queste pinze idrauliche sono fornite di una valvola di blocco che agisce in maniera tale da impedire che il carico trasportato venga ceduto in caso di rottura dei tubi idraulici.
La loro struttura a valve fornite di denti assicura una notevolissima versatilità d’impiego soprattutto in quelle operazioni in cui precisione e velocità devono funzionare di pari passo.
Essendo anche dotate di una grande forza di serraggio, queste pinze trovano spesso impiego nella demolizione di edifici oppure di strutture non in cemento né fornite di armature metalliche.
Una funzione particolarmente vantaggiosa consiste nello svolgimento contemporaneo delle funzioni di abbattimento e di carico del materiale.
Sono costituite principalmente d’acciaio ad alta resistenza sia verso le alte temperature che verso l’abrasione, per garantire una sicura efficienza operativa.
Sono inoltre dotate di una potente tenuta meccanica finalizzata ad evitare qualsiasi incidente durante le operazioni di movimentazione.

[ads1]

Di Pamela

Blogger di tecnologia, viaggi ed economia. La mia passione per la scrittura mi ha permesso di intraprendere l'attività di gestione portali web che porto avanti dal 2010.