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Indennità di accompagnamento: tutto quello che c’è da sapere

L’Inps riporta come l’indennità di accompagnamento sia una prestazione economica che viene erogata solo mediante apposita domanda effettuata dall’interessato.

Naturalmente, chi effettua una domanda per l’accompagnamento dev’essere realmente un soggetto che necessita di questa prestazione al reddito in quanto invalido civile o impossibilitato a compiere atti di vita quotidiana.

Vediamo nel dettaglio però tutte le informazioni necessarie a comprendere come funziona e richiedere l’indennità d’accompagnamento.

Indennità di accompagnamento: come funzione e chi può fare domanda

L’indennità di accompagnamento viene concessa nel momento in cui la prestazione economica viene richiesta presentando un’apposita domanda all’ente previdenziale.

I soggetti che possono richiedere questa prestazione sono: gli invalidi totali al 100%, i soggetti mutilati, persone invalide che sono impossibilitate a deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore e che non possono compiere i principali atti quotidiani della vita.

L’indennità di accompagnamento spetta ai cittadini che sono in possesso di tutti i requisiti sanitari. Questi devono essere residenti stabilmente in Italia, quindi la prestazione è accessibile anche ai membri della comunità europea che hanno la residenza nel nostro paese, oppure agli extracomunitari con residenza in Italia e documenti, permesso di soggiorno ecc…in regola.

Non viene richiesto un limite di reddito per accedere a questa prestazione sanitaria, il motivo è dato dal fatto che questo è un supporto economico per riuscire a sostenere chi si prende cura del malato e invalido. Infine, non ci sono nemmeno limiti per quanto riguarda l’età.

Durata, decorrenza e pagamento

L’indennità per accompagnamento viene corrisposta in 12 mensilità. La prima mensilità viene calcolata dal primo giorno del mese dopo in cui si presenta la domanda.

La data è praticamente quella che viene indicata dalle commissioni sanitarie all’interno del verbale in cui si riconosce l’invalidità civile.

Il pagamento, bisogna considerare, che viene sospeso solo nel momento in cui si effettui un ricovero a completo carico dello Stato per un periodo che superi i 29 giorni. Nel 2021, fino al 31 dicembre, l’importo emesso dall’Inps è pari a 522,10 euro.

Quando l’indennità è incompatibile con altre prestazioni

Bisogna considerare come l’indennità sia incompatibile con alcune specifiche prestazioni che vengono già erogate da parte dell’ente previdenziale.

Nello specifico non è possibile richiedere l’indennità per l’accompagnamento se si prendono già prestazioni al reddito concesso per invalidità contratta in caso di lavoro, servizio o guerra. In ogni caso il cittadino può decidere se prendere l’indennità che ha già oppure optare per quella di accompagnamento.

L’indennità è incompatibile anche con la titolarità di una patente speciale e con lo svolgimento di un’attività lavorativa da autonomo oppure dipendente.

Quando e come fare domanda per l’indennità di accompagnamento

Per ottenere l’indennità è necessario che ci sia stato un riconoscimento dell’invalidità o minorazione all’interno di un verbale che dev’essere rilasciato da una commissione medica e legale dopo aver richiesto e al termine della procedura dell’accertamento sanitario.

Nella domanda per l’avvio del procedimento dovranno essere inseriti tutti i propri dati sociali ed economici, eventuali ricoveri, indicazione delle modalità per il pagamento, svolgimento dell’attività lavorativa, delega alla riscossione di una terza persona oppure a favore di associazioni.

Nel caso in cui la domanda sia presentata per un minore le informazioni devono essere inviate solo dopo che si presenta il riconoscimento del requisito sanitario mediante la compilazione e invio del modello AP70.

L’iter per il riconoscimento si concluderà all’invio dall’INPS del verbale per l’invalidità civile mediante un’e-mail PEC oppure una raccomandata con ricevuta di ritorno.

Per presentare la domanda è possibile andare direttamente sul sito INPS e accedere con il PIN, lo SPID, la Carta Nazionale dei Servizi o la Carta d’Identità Elettronica, oppure ci si può rivolgere a un’associazione di categoria o a un Patronato.

Pamela: Blogger di tecnologia, viaggi ed economia. La mia passione per la scrittura mi ha permesso di intraprendere l'attività di gestione portali web che porto avanti dal 2010.
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