Canapa Sativa

Il mondo della canapa, pianta chiamata in causa anche con l’espressione cannabis light, è ricco di sfaccettature. Se vuoi conoscerlo a fondo, devi, per esempio, essere consapevole della differenza tra cannabis sativa e Indica. Se vuoi sapere qualcosa di più in merito, non devi fare altro che proseguire con la lettura dei prossimi paragrafi dell’articolo.

[ads1]

 

Canapa sativa vs canapa Indica: tutto quello che devi sapere

Come mai vengono utilizzati questi termini quando si parla della canapa? Per rispondere a questa domanda dobbiamo fare un salto indietro nel tempo al XVIII secolo, quando i botanici del tempo iniziarono a utilizzarli con lo scopo di classificare meglio la pianta. In quel periodo, erano già state osservate scientificamente due tipologie ben diverse sia per quanto riguarda le caratteristiche esterne, sia per quel che concerne le origini. La prima, proveniente dall’Asia, era palesemente bassa e si presentava con delle foglie larghe. La seconda, invece, era più alta e caratterizzata dalla presenza di foglie strette.

Studiosi di spicco come il botanico Jean-Baptiste Lamarck, iniziarono a parlare di due specie diverse, ossia la canapa Indica e la canapa sativa. Diverso era il punto di vista di un altro grande nome della botanica, ossia Carlo Linneo. Come si può leggere dalle sue carte, decise infatti di parlare solamente di canapa sativa. Come mai? Per via della capacità, tipica di tutte le tipologie di piante di canapa, di fecondarsi dando vita ad ulteriori piante sane.

Chiarita questa importante parentesi storica, vediamo nel dettaglio le peculiarità di ciascuna varietà di pianta.

 

Canapa sativa: origini e caratteristiche

La canapa sativa, oggi coltivata anche in Europa, ha origini che la legano a zone del mondo come il Vietnam, la Colombia, il Messico. Tracce della sua coltivazione sono state riscontrate anche in Africa.

In virtù della necessità di crescere e prosperare in zone dal clima particolarmente torrido, la pianta ha intrapreso una strada evolutiva che la rende oggi caratterizzata da una notevole altezza e da foglie dalla forma affusolata. Un altro aspetto degno di nota quando si parla delle sue caratteristiche fisiche è la presenza di spazi di entità non indifferente tra i vari internodi. In linea di massima, queste piante sono più adatte alla coltivazione in spazi indoor.

 

Canapa Indica: da dove arriva e come si presenta

Parliamo ora della canapa Indica. Dal punto di vista delle origini, si differenzia rispetto alla sativa per l’abitudine di crescere in zone più fredde, come per esempio il Nepal o altri territori di montagna del subcontinente indiano.

Come nel caso della sativa, anche in questo è necessario soffermarsi sullo sviluppo di alcune capacità fondamentali per crescere in maniera più efficace e adattarsi al meglio al clima. Nell’elenco spicca senza dubbio la fioritura più rapida, così come la tendenza a sviluppare cime decisamente più fitte e dense rispetto a quelle che, invece, si possono apprezzare guardando la canapa sativa.

Perfetta per la coltivazione indoor, la canapa Indica consente, in un breve lasso di tempo, di ottenere diversi raccolti.

 

Differenze tra le infiorescenze

Una parentesi di grande importanza da aprire è quella relativa alle differenze tra le infiorescenze, molto popolari in quanto destinate al mercato della canapa consumata a scopo ludico. Premettendo il fatto che, oggi come oggi, operare una distinzione può rivelarsi a dir poco ostico in quanto si ha spesso a che fare con degli ibridi, facciamo presente che, quando si parla delle infiorescenze di sativa, è possibile notare la loro leggerezza. Un’altra caratteristica importante è il loro essere affusolate e poco dense. Le infiorescenze di canapa Indica, invece, sono palesemente più compatte.

Concludiamo con un cenno agli effetti, rammentando che, secondo gli esperti, quelli della canapa Indica sarebbero più orientati alla sedazione. Con la sativa, invece, si può apprezzare una maggior sferzata di energia.

[ads1]

Di Pamela

Blogger di tecnologia, viaggi ed economia. La mia passione per la scrittura mi ha permesso di intraprendere l'attività di gestione portali web che porto avanti dal 2010.