Il mondo del gioco online, oramai, rappresenta una consuetudine per milioni di persone in tutto il mondo, un passatempo che raccoglie un numero crescente di appassionati anno dopo anno. A testimoniarlo sono i dati, che confermano come sia un fenomeno in costante crescita. Lo scorso anno, infatti, il business del gioco online ha sfiorato i 45 miliardi di €uro, con il Vecchio Continente ad occupare la fetta più consistente del mercato (46%). Fra i giochi più utilizzati, però, i casinò online hanno ceduto lo scettro alle scommesse online, che sono – su scala globale – il gioco preferito con una quota del 48,5% a dispetto del 45,5% dei casinò.
Giochi online: Italia seconda solo all’Inghilterra
In Italia, la quota di mercato del gioco online è raddoppiata, di fatto, nell’arco di soli 3 anni, dal 4,5% al 7,9%. Un dato, quest’ultimo, comunque nettamente inferiore rispetto all’Inghilterra, dove raccoglie oltre il 30% del volume d’affari complessivo del mondo dei giochi, ma che consente alla nostra nazione di piazzarsi al secondo posto in un’ipotetica classifica sull’incidenza dell’online in questo mondo. Nel mercato nostrano, le scommesse sportive rappresentano il 55% dei giochi online, risultando ampiamente al primo posto davanti a casinò e poker online. In altri paesi europei, l’incidenza del betting sportivo è ancora più elevata: in Gran Bretagna rappresenta l’80% di tutti i giochi online, mentre in Germania sfiora il 75%.
Nell’ambito delle scommesse sportive online, un aspetto fondamentale nella crescita del fenomeno è costituita dal sorgere di portali come questo sito, che consentono al giocatore di effettuare la puntata migliore comparando tutte le offerte dei broker legalmente riconosciuti, quindi più sicuri, presenti nella rete. L’importanza della tecnologia nella crescita costante del settore, è del tutto evidente. In Italia, nell’ultimo anno quasi 2,5 milioni di persone hanno effettuato almeno una puntata online, con un sensibile incremento (+15%) rispetto allo scorso anno, mentre altri giochi online hanno fatto registrare aumenti decisamente più contenuti: +1,00% il casinò online; +0,8% il poker. La tipologia di giocata che sta riscontrando maggior successo, e con ogni probabilità ne otterrà ancor di più col passare degli anni, è quella “live”, che consente di scommettere durante lo svolgimento dell’evento sportivo ed eventualmente correggere in corsa la puntata iniziale.
Legalizzazione delle scommesse, un bene per l’Erario e quindi per l’intera collettività
Analizzando più analiticamente i dati, emergono, con forza, due grandi novità. Se gli uomini costituiscono ancora la netta maggioranza (83%), il mondo femminile sta approcciando questo mondo in misura sempre più costante. Le donne, infatti, seguono con sempre maggior interesse il calcio, come testimoniato dalle presenze negli stadi e dalle followers di calciatori e pagine legate al mondo del pallone; inoltre, la possibilità di scommettere in diverse discipline sportive, alcune come la pallavolo da sempre associate al mondo delle donne, non ha fatto altro che aumentare le giocatrici.
Il vero e proprio “boom”, però, riguarda il mondo dei giovani. Il betting online, infatti, è il gioco preferito dagli Under 25, decisamente privilegiato rispetto ai più celebri “SuperEnalotto” e “Gratta&Vinci“. D’altro canto, lo sport è un settore amato, da sempre, dai più giovani: l’opportunità di poter seguire un incontro ed abbinare una scommessa, che già di per sé rende più coinvolgente l’evento prescelto, sono un forte appeal presso le nuove generazioni.
I giochi online, oltretutto, fanno assai bene alle esigue casse dello stato italiano, che raccoglie da essi la bellezza di 305 milioni. Un gettito che ben inquadra l’importanza del betting italiano per il nostro fisco, che introita il doppio di quanto incassano gli erari inglesi e tedeschi. E quattro volte quelli francesi e spagnoli. Pur essendo presenti alcune problematiche relative alla ludopatia, che viene combattuta in primis dai broker più importanti del settore con significative campagna di sensibilizzazione sul tema, la legalizzazione ha portato più benefici che problemi alla collettività, limitando, oltretutto, le entrate del mercato illegale gestito dalla criminalità organizzata.