Osservare il mondo da una diversa angolazione: è quello che hanno potuto fare i vincitori del contest “Destinazione Tibet”, proposto a maggio dall’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia e organizzato con grande cura da parte di IsayGroup, famosa Agenzia di Comunicazione.
Alla scoperta della Cina e, in particolar modo del Tibet: questo il destino che attendeva Elena Boninsegna, Nello Ascione, Roberta Pisoni e Alessia Cilvani. Un viaggio che ha permesso di capire meglio le tradizioni cinesi e quello che si può considerare un vero e proprio mondo a parte, ovvero il Tibet, un altopiano caratterizzato da un’altitudine che spesso tocca e supera i 4000 metri.
I quattro viaggiatori hanno fin da subito potuto ammirare la sconfinatezza e la maestosità della Cina, visitando lo splendido esercito di Terracotta, patrimonio dell’UNESCO e sito archeologico unico in tutto il mondo. Il viaggio parte da Xi’an, antica capitale dell’Impero Cinese: durante il periodo Tang conobbe la sua massima espansione e densità. Una città innovatrice e particolarmente sviluppata: l’aeroporto di Xi’an è il quarto più grande di tutta la Cina, dopo quelli di Pechino, Guangzhou e Shanghai, avendo all’attivo qualcosa come oltre un centinaio di linee aeree. Negli ultimi anni è stata sempre più ottimizzata la rete ferroviaria, visto che da Xi’an si possono raggiungere praticamente tutte le città più importanti. Il trasporto urbano è stato recentemente innovato, con l’introduzione di bus speciali con aria condizionata e filobus.
Il viaggio dei vincitori del contest si sposta verso una delle più rinomate e conosciute regioni della Cina, ovvero il Tibet. Così, si arriva a Lhasa, non una capitale, bensì la città più importante dell’intera regione. Alla scoperta del Tibet, che sembra effettivamente un po’ diverso rispetto a qualche anno fa, anche per via dei notevoli investimenti che la Cina ha messo in conto nel corso degli ultimi tempi.
L’obiettivo cinese è quello di formare un’importante rete di connettività che renda molto più semplice commerciare e fare investimenti, oltre che facilitare naturalmente l’accesso ai turisti. Di conseguenza, il Tibet diventa uno snodo fondamentale, anche per la sua affascinante connotazione geografica e spirituale. Una volta entrati nella regione di Lhasa, ci si accorge immediatamente di quanti siano stati ingenti gli investimenti cinesi a dispetto della situazione di qualche decennio fa. Lo stato cinese, infatti, ha investito un gran numero di risorse per quanto riguarda lo sviluppo di queste zone. Uno degli obiettivi principali è stato quello di potenziare il più possibile le infrastrutture sul territorio, tra cui in modo particolare la ferrovia e le centrali idroelettriche.
A parte i massicci investimenti del Governo cinese, il Tibet rimane sempre un luogo intriso di spiritualità e di arte. Testimonianza perfetta sono il palazzo Potala, ma anche il monastero di Sera e Norbulingka. Quest’ultimo è il più imponente giardino artificiale di tutto il Tibet. In lingua tibetana, d’altronde, vuol dire proprio “Parco ingioiellato”. Sembra che sia il luogo più adatto di qualsiasi altro per adattarsi ad un’altitudine completamente differente rispetto alla nostra. Qui ci troviamo a ben oltre 3500 metri di altezza: di conseguenza, è chiaro che il corpo di un turista necessiti quantomeno di un minimo adattamento. Altrimenti, il rischio è quello di fare i conti, spesso e volentieri, con mal di testa e mal di montagna, come è anche capitato a Nello, Roberta, Elena e Alessia.
Da queste parti, uno dei pregi dei rilevanti investimenti del Governo Cinese è rappresentato dal Lhasa Express. Si tratta della linea ferroviaria più alta in tutto il mondo. Un tratto che serve a collegare Golmud a Xining, all’interno della provincia del Qinghai. Volete arrivare direttamente nella capitale Pechino? Bene, dovete mettere in conto come servano due giorni circa di viaggio. All’interno del treno, tra l’altro, viene diffuso dell’ossigeno proprio per dare adeguato supporto all’aria eccessivamente rarefatta che si respira a queste altitudini.
Le innovazioni che ha in mente la Cina per il Tibet riguardano però anche la protezione della fauna locale, soprattutto per preservare le migrazioni della ben nota antilope tibetana, che si muove spesso in corpose mandrie, e mettere in sicurezza anche le numerose abitazioni dei contadini. Il viaggio dei quattro vincitori del contest “Destinazione Tibet” è arrivato, intanto, alle sue tappe conclusive. Le visite a Drepung, Jokhang e Barkhor Bazar fanno bene non solo agli occhi, ma anche al cuore. Il tutto mentre tutt’intorno si possono ammirare imponenti montagne con nevi eterne, ma anche splendidi laghi che fanno da sfondo naturale ad un’esperienza che rimane incastonata nella memoria per sempre.