In Europa ci sono cinquanta milioni di famiglie in condizione di povertà energetica al punto che spesso d’inverno sono costretti a vivere al freddo. E di queste ben 3,9 milioni di famiglie risiedono in Italia secondo quanto riportato dal Corriere.it citando i dati che sono stati forniti dall’Osservatorio Ue.
Produzione di energia da fonti rinnovabili, preoccupante marcia indietro negli ultimi due anni
In Italia, per quel che riguarda la produzione di energia da fonti rinnovabili, c’è stato il boom nel periodo dal 2005 al 2014 che ha permesso al nostro Paese di raggiungere in anticipo l’obiettivo 2020, ma negli ultimi due anni da questo punto di vista c’è stata un’inversione di tendenza rilevata non solo dall’Istat, ma anche dalla Terna che si occupa del dispacciamento dell’energia elettrica su tutto il territorio nazionale.
In termini percentuali, in Italia la quota di produzione di energia da fonti rinnovabili si è attestata nel 2017 al 36,4% rispetto al totale, ovverosia in calo rispetto al 44,5% del 2014, al 39,4% del 2015, ed al 38,2% del 2016. La tendenza, quindi, è in progressivo calo con l’idroelettrico che è quello che ha maggiormente pagato dazio.
Povertà energetica più alta al Sud, decisamente più bassa nel Nord Italia
Tornando alla questione relativa alla povertà energetica, in Italia si registrano forti disparità su base territoriale. L’incidenza delle famiglie che hanno problemi nel riscaldamento dell’abitazione è al 28,7% al Sud ed al 26,7% nelle Isole. Mentre è decisamente più bassa nel Centro Italia con il 13%, e soprattutto al Nord dove non supera il 9%. A pesare sui livelli di povertà energetica in Italia sono, tra l’altro, gli alti prezzi di elettricità e gas.