L’Accordo di Basilea III slitta avanti di quattro anni
di Redazione
09/12/2017
Cosa significa per le Banche?
Siccome l’accordo di Basilea III prevede l’applicazione di una soglia floor del 72,5%, ossia uno sconto non superiore al 27,5% rispetto agli accantonamenti previsti dal modello standard, la conseguenza sarebbe il reperimento, per le Banche Europee, di una somma corrispondente a circa 120 miliardi di Euro per l’adeguamento patrimoniale che ora slitta al 2022, dando alle Banche Europee un po’ di respiro. Nel contempo l’Abi ha predisposto una risposta alla Vigilanza Europea a proposito delle nuove regole sui crediti deteriorati, rilevando che queste, se applicate, sarebbero di grave nocumento al rapporto Imprese-Banche, costituendo un ostacolo al finanziamento alle imprese traducendosi, in seconda analisi, in un freno allo sviluppo economico dell’Italia, frenando gli investimenti mentre serve esattamente l’opposto per mantenere la rotta verso la crescita del Paese.Articolo Precedente
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Blogger di tecnologia, viaggi ed economia. La mia passione per la scrittura mi ha permesso di intraprendere l'attività di gestione portali web che porto avanti dal 2010.