Lavoro Precario: riconosciuto il danno esistenziale
di Redazione
16/09/2017
Quale lavoro nel futuro?
La domanda che molti si pongono verte sulla tendenza all’automazione dei processi non solo produttivi ma anche dei servizi. Uno sguardo in Giappone ci può già dire qualcosa in questo senso: alcune assicurazioni stanno sostituendo i propri impiegati con dei robot; il vantaggio è indubbio per le assicurazioni: i robot non hanno bisogno di pause, nemmeno fisiologiche, possono operare senza caduta di attenzione e di concentrazione anche per 24 ore al giorno, se questo è necessario e anche come costo, pur contando le manutenzioni e riparazioni, è molte volte inferiore al costo dei dipendenti. Gli esperti ritengono che il mercato del lavoro si debba solo trasformare ma non c’è il rischio di cadute occupazionali; è vero? Se un robot è in grado di fare il lavoro di dieci impiegati, saranno necessarie 10 persone in più per la costruzione e la manutenzione. Ci sia consentito avere dubbi su questo e la storia industriale lo dimostra: nei processi produttivi che sono stati robotizzati si è assistito ad una caduta occupazionale che non è stata compensata dalle nuove professioni inerenti ai robot. Probabilmente ancora delle cose i robot non sono capaci di fare: se serve un elettricista, un idraulico, un muratore, non esiste un robot capace di svolgere questi mestieri e la carenza sul mercato rende queste figure preziose. Anche la crescita demografica necessita di risposte per l’alimentazione, quindi servono persone che coltivino in modo intelligente e capace la terra, per garantire il cibo alle persone. Il futuro del mercato del lavoro, quindi, ritorna verso la manualità, verso i mestieri che sono stati un po’ abbandonati. Il futuro occupazionale passerà verso un recupero di questi lavori, elettricisti, idraulici, falegnami, fabbri, agricoltori. I giovani se vogliono avere una prospettiva lavorativa, devono pensare a tornare a sporcarsi le mani.Articolo Precedente
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Blogger di tecnologia, viaggi ed economia. La mia passione per la scrittura mi ha permesso di intraprendere l'attività di gestione portali web che porto avanti dal 2010.