In un mondo che vede la comunicazione viaggiare quasi totalmente online, è bene ricordare che anche i canali tradizionali hanno il loro perché. Non è un caso che la richiesta di brochure aziendali sia sempre molto alta.
Sono tanti i professionisti alla ricerca di professionisti o agenzie in grado di realizzarle e di realtà capaci di fornire la stampa in tempi rapidi (un ottimo punto di riferimento al proposito è www.pgteam.eu).
Altrettanti, però, sono gli imprenditori che si chiedono come mai, anche oggi che viviamo immersi nei messaggi che arrivano dai social, sia utile realizzare una brochure. Nelle prossime righe, cercheremo di rispondere a questa domanda e di capire quali sono i migliori consigli per realizzarla.
Perché è importante realizzare una brochure aziendale
Realizzare una brochure aziendale è importante per un motivo molto semplice: quando la si nomina, si chiama in causa una vera e propria carta d’identità del proprio business, nella quale scrivere chi si è, cosa si fa, come lo si fa.
Da non dimenticare è poi il fatto che le brochure vengono solitamente distribuite in occasioni particolarmente favorevoli alla nascita di nuovi affari (p.e. le fiere). Questo è un vantaggio in quanto si ha a che fare con un target particolarmente stimolato alla scelta di partner o fornitori.
Detto questo, vediamo assieme alcune regole, valide per praticamente tutti i settori, che possono aiutare a creare una brochure aziendale davvero efficace.
Come creare una brochure aziendale d’impatto
Quando si parla di come realizzare una brochure aziendale efficace, è il caso di citare innanzitutto l’importanza degli obiettivi che si ha intenzione di raggiungere. A questo aspetto, infatti, sono profondamente legati sia il testo, sia l’impostazione grafica.
Essenziale è anche valutare il contesto in cui verrà distribuita. Un conto, infatti, è preparare una brochure da sistemare nella sala d’aspetto del proprio ufficio. Un altro è realizzarne una da distribuire nel corso della prossima fiera di settore a cui la propria azienda parteciperà.
Chiariti questo aspetto, arriva il momento di concentrarsi sul dettagli del copy e della grafica. Per quanto riguarda il primo caso, è essenziale soffermarsi su una cosa: se si ha intenzione di essere davvero efficaci, la cosa più sbagliata da fare è dilungarsi sulla storia aziendale, incensando le proprie glorie e onori. Quello che un utente che legge una brochure cerca è un riferimento rapido per la risoluzione del proprio problema.
Proseguendo con i tips professionali per chi vuole realizzare una brochure, spostiamo un attimo l’attenzione sul titolo. In virtù di quanto appena ricordato, è bene specificare che non è necessario che corrisponda al nome dell’azienda. Il titolo di una brochure è di importanza cruciale e deve essere in grado di attrarre il potenziale cliente non limitandosi a presentare l’azienda ma, come ricordato, mettendo in primo piano le modalità di risoluzione di un determinato problema.
Ah, ovviamente i testi non dovrebbero essere prolissi. Ok che non siamo sul web, ma è bene non dimenticare che l’utente ha comunque poco tempo. Per quel che concerne invece il design, tra le regole di maggior importanza ricordiamo il fatto di utilizzare solo cromie legate alla palette con cui l’azienda si presenta in altri contesti (p.e. il sito o la carte intestata). Essenziale è fornire tutti i riferimento in merito al professionista o all’agenzia a cui ci si affida.
Da non trascurare è anche lo studio del formato. La brochure da presentare in fiera avrà infatti dimensioni diverse rispetto a quella inserita nella shopper di benvenuto ai partecipanti a un evento organizzato dalla propria azienda.