Intervenendo all’Internet Day 2018 alla Camera dei Deputati, il Ministro del Lavoro, delle Politiche Sociali e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, ha lanciato la proposta di concedere gratis l’accesso ad Internet, per 30 minuti al giorno, anche a tutti coloro che non se lo possono permettere.
‘È necessario che la connessione Internet diventi un diritto primario di ogni singolo cittadino e come governo siamo al lavoro per tutelare questo diritto’, ha infatti scritto via social network Facebook il Ministro Di Maio, aggiungendo, tra l’altro, che ‘la rete è al centro del cambiamento e questo cambiamento non può più aspettare’.
Nel corso dell’Internet Day 2018, inoltre, il Ministro Di Maio ha preso una posizione netta sulla nuova direttiva sul copyright del Parlamento europeo, ritenendo che questa ‘ci riporterebbe indietro di 20 anni’, e che ‘il governo italiano non può accettare passivamente questo’.
Non serve Internet gratis ma competenze digitali secondo Avvenire
La proposta non è stata però accolta pienamente con favore. Per esempio, avvenire.it riporta che in realtà agli italiani non servono 6 euro al mese per andare online. Basti pensare che anche i fattorini del food delivery, al centro dell’attenzione per le scarse tutele con cui portano i cibi con consegna a domicilio, si possono permettere la connessione al web.
Secondo il Quotidiano, di conseguenza, gli italiani non hanno bisogno dei 30 minuti gratis al giorno per navigare, ma di acquisire competenze digitali per le quali, invece, si registra davvero una carenza diffusa.
Famiglie residenti in Italia, 7 su 10 hanno accesso ad Internet
Stando ai dati Istat, gli ultimi risalenti al 2016, in Italia quasi 7 famiglie residenti su 10 hanno l’accesso ad Internet, per la precisione il 69,2%, ma è lecito pensare che attualmente, nel 2018, questa percentuale sia più elevata. D’altronde, dal 34,5% del 2005, la percentuale di famiglie che dispongono dell’accesso ad Internet è cresciuta costantemente nel nostro Paese anno dopo anno.