e-commerce

Dall’inizio della pandemia sono approdati sul commercio elettronico ben due milioni di acquirenti in più che non avevano mai acquistato in rete. Questo dato è bastato a spingere centinaia di commercianti e imprenditori a dotarsi subito di uno shop elettronico ma, come vedremo in questo focus, in molti hanno preso decisioni fin troppo affrettate. L’e-commerce è a tutti gli effetti un negozio e, quindi, richiede lo stesso impegno di un punto vendita fisico. Aprirne uno senza riflettere con calma su costi, impegni e risorse necessarie potrebbe tradursi in un investimento oneroso e penalizzante, per cui oggi cercheremo di capire quanto costa realmente un e-commerce e quanto potrebbe farti guadagnare. Per rispondere in modo più accurato abbiamo posto questa domanda ad un’agenzia di comunicazione di Roma che, come ci aspettavamo ci ha risposto con una sola parola: dipende.

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Da cosa dipende?

Si, perché tutto dipende da chi sei, qual è il tuo business e da cosa vendi. Dipende da qual è il tuo volume d’affari ma anche dal tipo di clienti che sono soliti acquistare i tuoi beni o servizi. Il costo di un e-commerce dipende anche dal tipo di spedizioni che ti occorrono, dal tuo inquadramento fiscale e persino dal budget di cui disponi. Lo avresti mai immaginato?

Non c’è un prezzo fisso per cui è possibile ricevere dieci preventivi tutti diversi tra loro ma tutti ugualmente validi. Quindi potremmo avere dinanzi un buon e-commerce sia spendendo qualche centinaia di euro che spendendo diverse migliaia. Per l’appunto tutto dipende da chi sei e da quali sono i tuoi obiettivi di vendita.

Grande o piccolo progetto?

L’e-commerce, infatti,  può essere realizzato attraverso due differenti modalità operative: su un CMS o attraverso una programmazione ex novo. Inoltre potresti optare per un hosting condiviso economico ma affidabile oppure possedere un tuo personale server. Tra le due opzioni appena descritte la differenza di costo è abissale e, per capirci meglio, la prima identifica un qualunque e-commerce di piccole o medie dimensioni mentre la seconda si riferisci a giganti della vendita come Amazon.

Se hai un piccolo business, quindi, ti sarà sufficiente investire un centinaio di euro all’anno per hosting e dominio, cinque o seicento euro di sviluppo e consulenza, duecento euro di licenze tra plugin e template e, quindi, a conti fatti, potresti mettere in piedi uno shop a partire da due o tremila euro.

Gli altri costi di gestione

A questi costi potrebbero sommarsi quelli di gestione, di fotografia dei prodotti, della grafica, della produzione di contenuti e via discorrendo. Quindi l’e-commerce non è un prodotto finito ma uno strumento che deve essere curato quotidianamente e che richiede ulteriori investimenti in advertising e gestione. Infine ci sono i costi della logistica che dipendono dal fornitore e che devono essere gestiti scrupolosamente, per offrire un servizio ottimale ai clienti. È per questo che l’e-commerce richiede lo stesso impegno di un negozio fisico che non deve essere sottovalutato o preso troppo sotto gamba, altrimenti si traduce in una spesa passiva, difficilmente ri-ammortizzabile.

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Di Pamela

Blogger di tecnologia, viaggi ed economia. La mia passione per la scrittura mi ha permesso di intraprendere l'attività di gestione portali web che porto avanti dal 2010.