Prezzi benzina non scendono con crollo petrolio, denuncia Codacons

Per benzina, gasolio e metano cambiano i nomi per effetto della Direttiva europea 2014/94/UE che è stata recepita anche dall’Italia. A riportarlo è l’Associazione Adiconsum nel precisare che le nuove sigle, che si affiancheranno ai nomi tradizionali per i carburanti, permetteranno di utilizzare un linguaggio immediato ed univoco su tutto il territorio dell’Unione Europea.

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Benzina e diesel, le nuove sigle

Nel dettaglio, la benzina sarà riconoscibile anche con la lettera E che è posta su un’etichetta circolare dove viene indicata pure la percentuale di etanolo come segue: Benzina (E5) sta ad indicare la presenza fino al 5% di etanolo, E10 fino al 10%, ed E85 fino all’85%.

Per quel che riguarda invece il gasolio, la sigla è rappresentata dalla lettera B eccetto il gasolio sintetico che, invece, riporterà, su etichetta a forma quadrata, la sigla XTL. Inoltre, sempre su etichetta a forma quadrata, la lettera B del diesel sarà accompagnata da un numero corrispondente alla percentuale massima di biodiesel come segue: B7 indica il diesel con biodiesel fino al 7%, e B10 per il diesel con percentuale di biodiesel presente fino al 10%.

Etichetta carburanti a forma di rombo per quelli gassosi

E se per la benzina l’etichetta è circolare, e quadrata per il diesel, quella per i carburanti gassosi è invece a forma di rombo. Nell’etichetta saranno presenti le seguenti sigle: H2 per l’idrogeno, CNG per il Gas naturale compresso, LPG per il Gas di petrolio liquefatto, ed LNG per il Gas naturale liquefatto.

L’introduzione delle sigle sui carburanti porterà cambiamenti importanti anche sulla produzione di autoveicoli visto che, per quelli immatricolati dal 12 ottobre del 2018, scatta l’indicazione dell’etichetta del carburante da utilizzare e da apporre sullo sportello del serbatoio o sul tappo.

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