Compilazione assegni corretta, ecco come evitare le sanzioni

Tra i mezzi di pagamento, sebbene possa apparire ormai obsoleto, in Italia ancora l’assegno è molto utilizzato. Basti pensare che, l’anno scorso, gli assegni emessi sono stati nel nostro Paese ben 165 milioni. A riportarlo è l’Associazione Altroconsumo nel ricordare come, dallo scorso mese di luglio, l’attenzione alla compilazione degli assegni debba essere massima altrimenti si rischiano sanzioni che possono arrivare fino a ben 50 mila euro.

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Compilazione assegni, massima attenzione alla clausola di non trasferibilità

Al giorno d’oggi, rispetto al passato, gli assegni emessi in Italia si sono dimezzati a favore di soluzioni di pagamento più comode, rapide e sicure come il bonifico online, ma in ogni caso, quando si maneggia un assegno è fondamentale la presenza della clausola di non trasferibilità, per importi pari o superiori a 1.000 euro, altrimenti, come sopra accennato, le sanzioni partono da 3.000 ed arrivano fino a 50.000 euro.

Il rischio di sanzioni aumenta se si utilizzano ancora i vecchi libretti di qualche anno fa. In tal caso, quando l’importo dell’assegno è pari o superiore ai 1.000 euro, allora occorre scrivere sul titolo ‘non trasferibile‘.

Assegni circolari e la clausola di non trasferibilità

Tra gli assegni, mette altresì in evidenza Altroconsumo, quello circolare è tra i più affidabili in quanto emesso dalla banca solo se effettivamente sul conto corrente di appoggio, per l’addebito della somme, c’è la necessaria provvista.
In genere la banca emette l’assegno circolare con la clausola di non trasferibilità, ma se il suo importo è inferiore a 1.000 euro, allora su richiesta questo può essere emesso pure in modo tale da ‘girarlo’ ad un’altra persona.

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Di Pamela

Blogger di tecnologia, viaggi ed economia. La mia passione per la scrittura mi ha permesso di intraprendere l'attività di gestione portali web che porto avanti dal 2010.