In Italia le famiglie italiane, se non bocciate, sono comunque rimandate per quel che riguarda la cultura finanziaria. Dal Rapporto della Commissione nazionale per le società e la Borsa (Consob) sulle scelte di investimento delle famiglie italiane per il 2018, infatti, è emerso che un intervistato su due non sa dare una definizione corretta alle nozioni finanziarie di base. E solo uno su cinque è in grado di fornire una risposta corretta a quelli che sono i concetti di finanza avanzata.
Cultura finanziaria, il divario tra le conoscenze effettive e quelle percepite
La cultura finanziaria delle famiglie, inoltre, registra un divario tra quelle che sono le conoscenze effettive, e quelle percepite in quanto, prima di mettersi alla prova, il 40% del campione ha dichiarato di possedere un livello elevato di conoscenze finanziarie. Nel dettaglio, tra i concetti complementari alla cultura finanziaria c’è una conoscenza diffusa per il calcolo percentuale, mentre quasi 8 su 10 non hanno, invece, familiarità con il concetto di probabilità.
Investimenti, i titoli di Stato sono quelli più conosciuti
Per quel che riguarda invece la conoscenza di prodotti e strumenti finanziari, i titoli di Stato sono quelli più conosciuti, mentre in generale c’è difficoltà nel mettere in ordine i prodotti per livello di rischio visto che solo il 10% del campione interpellato è stato in grado di riuscirci.
Per la maggioranza del campione interpellato, inoltre, l’avversione alle perdite legate agli investimenti è elevata, ma nello stesso tempo, sempre in maggioranza, emerge scarso orientamento nell’assunzione del rischio. Questa attitudine si registra più frequentemente al crescere non solo dell’età, ma anche della propensione all’ansia finanziaria.