Economia italiana in recessione tecnica, cosa cambia nella vita di tutti i giorni

La curva del rapporto deficit/PIL per l’Italia è destinata a crescere fino ad arrivare a sfondare, nel 2020, il livello di guardia del 3%. Questo almeno secondo l’Ue che ha rivisto al rialzo, e quindi in peggioramento, le stime sul rapporto deficit/PIL italiano come segue: 1,9% nel 2018, rispetto ad una precedente stima Ue dell’1,7%, per poi salire al 2,9% nel 2019 e addirittura al 3,1% nel 2020 al netto delle clausole di salvaguardia.

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Deficit/PIL schizzerà nel 2019 con quota 100 e con il reddito di cittadinanza

L’aumento del deficit/PIL di un punto, nel passaggio dal 2018 al 2019, è stato spiegato da Bruxelles con le misure che in manovra sono state programmate dal Governo giallo-verde a partire dalla cosiddetta quota 100 sulle pensioni, e passando per il reddito di cittadinanza.

In accordo con quanto è stato riportato dall’Agenzia di Stampa Ansa.it, il ministro all’Economia Tria ha sostanzialmente contestato i dati di previsione sul deficit/PIL italiano forniti dall’Ue. Al riguardo, infatti, ha parlato di una ‘analisi non attenta e parziale del Documento Programmatico di Bilancio (DPB), della legge di bilancio e dell’andamento dei conti pubblici italiani’. Ma non per questo ci saranno influenze negative sulla ‘continuazione del dialogo costruttivo con la Commissione stessa in cui è impegnato il Governo italiano’.

Ue ancora ferma sui suoi passi, Italia a rischio procedura di infrazione per deficit eccessivo

La posizione rigida dell’Ue sull’Italia, al momento, non scongiura l’avvio di una procedura di infrazione per deficit eccessivo. In merito saranno i prossimi giorni quelli decisivi per capire se tra il Governo e l’Unione Europea ci sono davvero spazi per arrivare sulla manovra ad una soluzione di compromesso.

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