Economia tedesca col fiato corto nel terzo trimestre, il PIL è negativo

La Germania, ovverosia il Paese che rappresenta di fatto la locomotiva d’Europa, per la prima volta dal 2015 ha fatto registrare su base trimestrale un PIL negativo. Nel Q3 2018, infatti, il prodotto interno lordo tedesco ha fatto registrare una contrazione pari allo 0,2% sebbene secondo gli economisti si tratti solo di una temporanea battuta d’arresto.

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A frenare la crescita dell’economia tedesca, in particolare, è stato il mercato auto in quanto le immatricolazioni nello scorso mese di settembre sono crollate a causa delle nuove regole imposte sui motori diesel in accordo con quanto è stato riportato da IlFattoQuotidiano.it.

Rallentamento Germania inciderà a cascata pure sull’Italia?

Il dato sul PIL tedesco, a cascata, apre scenari di rallentamento dell’economia europea nel suo complesso. A questo rallentamento difficilmente sfuggirà l’Italia al punto che non mancano gli economisti pronti a scommettere, per il quarto trimestre del 2018, e per il primo quarto del 2019, su una crescita del Belpaese vicina allo zero o negativa nel peggiore degli scenari.

In tal caso apparirebbero già irrealizzabili i target di crescita che il Governo giallo-verde ha fissato nella nota di aggiornamento al Def. Con la conseguenza che a pagare il conto potrebbero essere il reddito di cittadinanza e la quota 100 sulle pensioni attraverso una riduzione delle risorse che attualmente, e complessivamente, ammontano all’incirca a 16 miliardi di euro.

Il Pil in Europa, Italia ferma nel terzo trimestre 2018

Analizzando l’andamento congiunturale del PIL in Europa nel Q3 2018, in Italia la crescita è stata pari a zero rispetto ad una media nell’Eurozona pari a +0,2%, ma con rialzi sopra la media in Spagna (+0,6%) ed in Francia (+0,4%).

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