Scadenze fiscali imprese, numero adempimenti sfiorerà quota 100

Una tassa piatta per i lavoratori autonomi al 15% fino a 100 mila euro di ricavi annui rispetto all’attuale limite di 30 mila euro. E’ questa, in sintesi, la cosiddetta mini flat-tax per le partite Iva il cui provvedimento è stato depositato nei giorni scorsi dall’M5S che è il firmatario con il sostegno della Lega.

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Agevolazioni fiscali pure per le startup e per gli under 35

In accordo con quanto è stato riportato dal Corriere.it, oltre alla tassa piatta al 15% per gli autonomi, il provvedimento mira ad agevolare le startup con un fisco più leggero, e le persone che si mettono in proprio avendo un’età inferiore ai 35 anni.

Secondo il Quotidiano la flat tax partite Iva non solo andrebbe a generare iniquità tra autonomi e lavoratori dipendenti, che pagano le tasse non con la flat, ma a scaglioni, ma potrebbe indurre i datori di lavoro a licenziamenti ed al successivo reimpiego dei lavoratori a partita Iva.

Flat tax autonomi, possibili distorsioni sul mercato del lavoro

In altre parole, sebbene da un lato la misura proposta da M5S-Lega sia tale da alleggerire il carico fiscale degli autonomi, dall’altro non sono da escludere distorsioni sul mercato lavoro così come messo in evidenza su L’Economia, l’inserto settimanale gratuito del Corriere della Sera.

In ogni caso, alleggerire il carico fiscale può contribuire a rilanciare l’economia se si considera che, in base ad un Rapporto dell’associazione degli artigiani della Cgia di Mestre che è stato pubblicato sabato scorso, nel nostro Paese la pressione fiscale è in aumento. Nel dettaglio, ogni cittadino italiano ogni anno versa in media all’erario quasi 8.300 euro con l’Iva e con l’Irpef che sono le due tasse che maggiormente vanno ad incidere sul gettito tributario totale.

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Di Annalisa Ruzzo

Sono Annalisa Ruzzo, una web editor con esperienza in categorie come economia, tecnologia e salute.