Riforma copyright online, momento storico in Ue con voto Parlamento

Domani, mercoledì 12 settembre del 2018, per l’Ue ci saranno due appuntamenti importanti. Uno è rappresentato dalla proposta di sanzioni all’Ungheria, per la sua politica anti-migranti, l’altro invece è rappresentato dal voto sulla riforma copyright online che potrebbe portare ad una vera e propria rivoluzione sul web.

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Big del settore Internet col fiato sospeso

Da un lato ci sono infatti i Big del settore Internet, principalmente statunitensi, che in nome della libertà di espressione sperano che l’Ue voti a sfavore del progetto di riforma, mentre dall’altro ci sono gli editori che spingono per il voto favorevole in nome della tutela del diritto d’autore e della giusta remunerazione per gli autori delle opere che spaziano dalla letteratura alla musica e passando per l’arte e le produzioni televisive e cinematografiche.

In accordo con quanto è stato riportato da HelpConsumatori.it, quella di domani per il Parlamento europeo sarà sostanzialmente l’ultima chiamata per l’approvazione della riforma copyright online in quanto, a causa delle prossime elezioni europee, in caso di voto negativo non si sarà più tempo per poter completare l’iter.

Riforma Ue diritto d’autore già bocciata nello scorso mese di luglio

D’altronde già nel luglio scorso la riforma, che ora è stata emendata, non era passata, ragion per cui non è da escludere che, nonostante le forti pressioni degli editori, possa esserci un’altra fumata nera.

Intanto nella giornata di ieri la SIAE, Società Italiana degli Autori ed Editori, ha reso noto che il nuovo Presidente del Consiglio di Gestione è il Maestro Mogol che, in qualità di consiglieri, sarà affiancato da Claudio Buja, Salvatore Nastasi, Federico Monti Arduini e Roberto Razzini. Proprio la SIAE supporta la campagna ‘Europe For Creators’ che è a favore della Direttiva Europea sul Copyright.

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Di Annalisa Ruzzo

Sono Annalisa Ruzzo, una web editor con esperienza in categorie come economia, tecnologia e salute.