Non è necessario essere degli esperti enologi per possedere qualche bottiglia di vino qua e là, di modo da farsi trovare pronti per le occasioni importanti o anche per gustare il prodotto con utilizzo quotidiano. Quel che però fa davvero la differenza in questo campo è la modalità di conservazione dello stesso. Questa è ovviamente strettamente collegata al luogo che viene adibito per questa attività.

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In termini generali possiamo individuare tre fattori in grado di garantire ad un ambiente le caratteristiche adatte alla conservazione del vino: la temperatura, l’umidità e l’areazione. Sono questi gli elementi che fanno la differenza e che possono materialmente contribuire alla qualità finale della bevanda. Proviamo ad addentrarci ancor di più nella questione.

Le linee guida generali

Tracciamo adesso quelli che sono i principi base per questo determinato settore, a partire dai tre fattori sopra elencati: il quadro che andremo a creare potrà essere molto utile anche nell’ottica di fornire una serie di idee per arredare la cantina in modo da renderla adatta a questa attività. Tali ambienti sono infatti quelli più gettonati per essere adibiti a questo scopo, ma non in tutti i casi si rivelano poi adatti ad esso.

Quel che è certo è che i locali interrati sono i più adatti a conservare il vino in bottiglia per via dell’unione di più motivazioni: sono chiaramente isolati e possono garantire un ambiente buio e fresco per la grande maggior parte del tempo. Nel caso in cui però non disponessimo di un ambiente di questo tipo, o questo non fosse libero per essere utilizzato con questo fine, ricordiamoci sempre di seguire i medesimi principi guida.

E quindi di evitare assolutamente luoghi particolarmente illuminati – come potrebbe essere per esempio un sottotetto – oppure che siano caratterizzati da eccessivi sbalzi termici: questo è il caso di tutti quei locali nei quali si trovano grossi elettrodomestici oppure addirittura la caldaia. Con la stessa finalità possiamo pensare anche di spegnere il riscaldamento nell’ambiente destinato a questa attività.

Quel che conta a livello pratico per il risultato finale è che le bottiglie di vino siano isolate sia in termini spaziali che di calore: più queste sono “lontane” dalla realtà fisica e termica del luogo che le circonda e meglio è in termini di conservazione Proprio per questo motivo dobbiamo scegliere bene anche il posto in cui disporle: un armadio, spesso e chiuso, è per esempio più utile alla causa rispetto a degli scaffali aperti.

I consigli per conservare il vino

Al fine di raggiungere gli obiettivi appena elencati, quali possono essere i metodi migliori per conservare il vino? Ecco alcuni consigli: come abbiamo capito l’elemento principale è sicuramente legato alla conservazione delle bottiglie al buio. Questo vale ancor di più nel caso in cui il vetro delle bottiglie sia chiaro. La finalità è chiara: quella di evitare quanto più l’esposizione alla luce naturale, per due motivi: questa è infatti una fonte di calore, ma può anche innescare una serie di processi ossidativi all’interno della bottiglia.

Altro elemento che abbiamo accennato è quello legato alla temperatura nella stanza: questa deve essere mantenuta il più possibile costante. La temperatura ottimale per un ambiente dedicato a questa finalità non supera i 12 gradi per i vini bianchi ed i 15 per quelli rossi. Dall’altra parte, le temperature non devono essere inferiori a queste: anche un clima eccessivamente freddo finisce per rovinare il vino.

Stabile deve essere anche l’umidità dell’ambiente – tra il 60% e l’80% – così come pure la sua areazione. Un altro consiglio fondamentale è quello di tenere le bottiglie coricate su un lato: in questo modo il tappo resterà a contatto con il vino per tutto il tempo, e di conseguenza sarà sempre mantenuto umido e pronto per essere stappato. Infine, ovviamente, non bisogna agitare le bottiglie: cerchiamo invece di posizionarle in luoghi che le proteggano quanto più da possibili vibrazioni.

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Di Pamela

Blogger di tecnologia, viaggi ed economia. La mia passione per la scrittura mi ha permesso di intraprendere l'attività di gestione portali web che porto avanti dal 2010.