Il diritto di recesso, ai sensi di legge, si applica nell’ambito della partecipazione ad un negozio giuridico, ed individua la rinuncia di una delle parti che ne ha facoltà. Il diritto di recesso è ampiamente diffuso e disciplinato, in Italia come negli altri Paesi europei, in materia di acquisti da parte dei consumatori specie quando il perfezionamento della transazione avviene al di fuori dei locali commerciali.
Diritto di recesso durata e decorrenza
Nel voler dare una definizione diversa, il diritto di recesso non è altro che una disdetta senza penali che, per i contratti stipulati a distanza, includendo pure quelli via Internet, prevede che il consumatore possa recedere dall’acquisto effettuato non solo senza costi aggiuntivi, fatti salvi quelli previsti dalla legge, ma anche senza dover fornire al venditore alcuna motivazione legata al ripensamento. Il termine per recedere dall’acquisto è pari a 14 giorni, e decorrere dal giorno della conclusione del contratto in caso di acquisto di servizi, oppure dal giorno in cui il consumatore ne viene in possesso quando invece la transazione commerciale riguarda l’acquisto di beni.
Diritto di recesso come si esercita
Per recedere da un acquisto entro i 14 giorni sopra indicati occorre che il consumatore proceda all’inoltro al venditore di una comunicazione scritta a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento. Nella comunicazione occorre indicare i propri dati unitamente a quelli riguardanti l’ordine e l’acquisto che è stato effettuato. Nella raccomandata, inoltre, il consumatore, nel comunicare di voler esercitare il diritto di recesso, dovrà intimare al venditore di restituire la somma pagata entro un termine di massimi 30 giorni che è tassativo. La raccomandata, sempre entro i 14 giorni concessi per il diritto di recesso, può essere anticipata a titolo informativo e preventivo attraverso l’invio di un fax, di un telegramma o di un messaggio di posta elettronica a patto di inviare poi la lettera con l’avviso di ricevimento entro e non oltre le 48 ore successive.
Acquisto con credito al consumo, come funziona il diritto di recesso
E’ frequente l’acquisto di beni e di servizi, in tutto o in parte, attraverso formule di accesso al credito al consumo. In tal caso il consumatore ha sempre la possibilità di recedere, sulla vendita a distanza ed al di fuori dei locali commerciali, entro i 14 giorni senza fornire motivazioni e senza penali. La decadenza dell’acquisto, inoltre, porta anche alla risoluzione del contratto di concessione del credito senza che al consumatore possano essere addebitati costi. In più, a fronte dell’esercizio del diritto di recesso spetta al venditore, e non al consumatore, informare la società di credito della risoluzione del contratto.
Esclusioni del diritto di recesso per le vendite a distanza
Sebbene si tratti di vendite a distanza, ci sono molti casi in corrispondenza dei quali il diritto di recesso è escluso. E’ il caso delle vendite tramite telefono pubblico, tramite distributori automatici, vendita di strumenti finanziari, costruzione ed acquisto di beni immobili, vendita di prodotti audiovisivi o software che, sigillati, sono aperti dal consumatore, servizi di scommesse e lotterie e, tra l’altro, anche vendita di giornali, di riviste e di periodici.
L’opzione relativa al diritto di recesso, da parte del cliente, è disciplinata in Italia dal Codice del Consumo che, pur tuttavia, non si applica nel caso in cui l’acquisto a distanza avvenga da parte di una partita Iva. In tal caso, infatti, l’acquisto non è perfezionato da un consumatore ma da un professionista o da un’azienda.
Vendite nei locali commerciali, nessun diritto di recesso
Per lo shopping nei locali commerciali, inoltre, il diritto di recesso non è previsto, il che significa che, dopo aver perfezionato l’acquisto, il consumatore non può esercitare alcun diritto alla restituzione di quanto pagato a meno che la merce acquistata non sia difettosa o di una qualità inferiore rispetto a quella promessa. In altre parole, se si acquista un paio di pantaloni in un locale commerciale questi, fatta salva la discrezionalità del negoziante, non possono essere cambiati con un altro paio così come non possono essere restituiti i soldi.
Caratteristiche del diritto di recesso ed obblighi per il venditore
Nel complesso, quindi, per quanto sopra detto il diritto di recesso, a favore del consumatore, è un’opzione che è esercitabile, ai sensi di legge, sempre in maniera irrinunciabile e senza l’applicazione di limitazioni o di penali. Inoltre, spetta sempre al venditore farsi carico dell’obbligo di comunicazione al cliente della facoltà dell’esercizio del diritto di recesso.
In base al contratto ed alle condizioni di vendita, che vanno sempre lette con attenzione prima di acquistare, può anche essere previsto che il consumatore proceda con l’esercizio del diritto di recesso restituendo il bene senza alcun obbligo o oneri di preventiva comunicazione.
Inoltre, rispetto ai 14 giorni previsti, i termini per l’esercizio del diritto di recesso, per gli acquisti a distanza e fuori dai locali commerciali, possono salire a sessanta oppure a novanta giorni nel caso in cui il venditore o il professionista non abbia soddisfatto gli obblighi di informazione previsti ed imposti dalla legge.