Scegliere il miglior conto deposito non è affatto facile. Molti risparmiatori, ad esempio, preferiscono vincolare il loro denaro presso una banca. Ma questa è soltanto l’unica strada oppure ci sono delle alternative di cui tenere conto? Inoltre, come facciamo a scegliere quale conto riteniamo faccia più al caso nostro? In effetti non è mai così facile, perché sulla questione possono influire differenti aspetti. Sono molti i fattori da tenere in considerazione, quando si sceglie il proprio conto deposito. Ecco una piccola guida che potrà aiutarvi nella scelta, chiarendo quali sono i principali aspetti da prendere in considerazione.
La capitalizzazione degli interessi
Un aspetto fondamentale da tenere in considerazione quando si deve scegliere il miglior conto deposito è quello che riguarda la capitalizzazione degli interessi. Essa può essere trimestrale, semestrale oppure annuale.
È possibile anche che gli interessi vengano pagati tutti in anticipo oppure, in altri casi, che vengano corrisposti di tanto in tanto, entro una determinata scadenza. Questo comporta una differenza molto importante perché, se gli interessi vengono capitalizzati più volte nel corso dell’anno, si sommano al capitale e quindi quest’ultimo subisce di tanto in tanto un determinato incremento.
Alcune banche agiscono in maniera differente. Alcuni istituti di credito, infatti, corrispondono gli interessi fin da subito, anche per incentivare il conto deposito dei clienti. Tuttavia, il conto rimane vincolato fino alla scadenza.
Da non dimenticare poi la tassazione degli interessi. Per esempio sui conti deposito la tassazione corrisponde al 26%. A partire dal 2014 tale aliquota è stata soggetta ad un aumento. Ci sono poi delle offerte di carattere temporaneo che le banche possono decidere di concedere sotto forma di benefit a coloro che aprono il miglior conto deposito che abbia un valore economico molto alto.
L’imposta di bollo e la sicurezza
Nella scelta non dobbiamo dimenticare di controllare chi paga l’imposta di bollo. Essa generalmente corrisponde al due per mille della somma depositata. Non sempre l’imposta di bollo viene pagata dalla banca. A volte gli istituti di credito si impegnano a pagarla, quando si tratta di fare alcune promozioni tramite le quali vogliono attirare nuovi clienti.
Inoltre, se vogliamo veramente fare la scelta giusta, bisogna prestare molta attenzione alla sicurezza che la banca stessa ci garantisce. Sappiamo che, specialmente negli ultimi anni, molti istituti di credito italiani sono andati in crisi, per cui l’aspetto della sicurezza e delle garanzie che possiamo ricevere non è affatto da sottovalutare.
La nostra attenzione non deve scendere da questo punto di vista, per essere sicuri che il nostro investimento possa essere nella maggior parte dei casi esente da rischi elevati.
È meglio un conto deposito libero o vincolato?
Una delle prime scelte da compiere, quando si tratta di aprire un conto, consiste nella possibilità di optare per un conto libero o per uno vincolato. Qual è la differenza fra le due formule? Non è affatto un fattore secondario, perché la scelta per la forma libera o per quella vincolata potrebbe avere degli effetti nel corso del tempo.
Nel caso del conto deposito libero, possiamo disporre del nostro denaro in qualsiasi momento. Quindi possiamo riscuotere il deposito quando vogliamo, ricevendo gli interessi maturati fino a quel determinato periodo di tempo.
Con il conto vincolato possiamo ritirare la somma depositata soltanto ad una data stabilita preventivamente come scadenza. Il vincolo di solito varia da uno a 36 mesi. Con il conto deposito vincolato generalmente si hanno interessi più alti, quindi il rendimento che fa fruttare il nostro conto è sicuramente più elevato rispetto alla formula “libera”.
Alcuni istituti di credito possono corrispondere anticipatamente gli interessi. In questa situazione il risparmiatore può scegliere se riaccreditare la somma corrisposta come interessi sul proprio conto, per poter usufruire di un rendimento maggiore.