Decreto Dignità non ingrana, occupati luglio 2018 in calo

Il Decreto Dignità è troppo presto per definirlo un flop in merito alle attese di un aumento dell’occupazione stabile, ma in ogni caso, stando ai dati statistici del mese di luglio del 2018, il provvedimento, in termini di risultati, è sostanzialmente rimandato al corrente mese di settembre.

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Occupati luglio 2018 in calo con crescita degli inattivi

Stando agli ultimi dati dell’Istat sul mercato del lavoro, infatti, in Italia nello scorso mese di luglio del 2018 sono scesi gli occupati, e sono aumentati gli inattivi. Gli effetti negativi sull’occupazione, in particolare, hanno maggiormente riguardato i lavoratori stabili e le donne.

Nel dettaglio, sempre in base ai dati che sono stati rilasciati dall’Istituto Nazionale di Statistica, il calo congiunturale dell’occupazione a luglio, quindi rispetto al mese precedente, è stata dello 0,1% e corrispondente a 28 mila unità. La tendenza è comunque in rallentamento rispetto a giugno quando il calo degli occupati era stato pari a 41 mila unità.

Tasso di disoccupazione giovanile in calo ma sempre su livelli elevati

Come sopra accennato, per un totale di 89 mila persone, a luglio 2018 l’Istat ha rilevato un aumento degli inattivi dello 0,7% a fronte di una disoccupazione in calo al 10,4%. Giù pure il tasso di disoccupazione giovanile che si è attestato nel luglio scorso al 30,8% e, quindi, in ogni caso su livelli che restano molto alti rispetto alla media dell’Unione Europea.

In termini numerici le 89 mila persone inattive in più rilevate a luglio sono 73 mila donne e 16 mila uomini sulla fascia di età prevalente tra i 15 ed i 49 anni. Di riflesso, il tasso di inattività aumenta in Italia di 0,3 punti attestandosi al 34,3%.

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