L’Ispettorato del Lavoro della Provincia di Lucca ha operato nei mesi scorsi un’ondata di controlli in molte realtà imprenditoriali di vari campi, dei servizi, commerciali, ristorazione pubblici esercizi, produttivi controllando nei primi sette mesi dell’anno 1076 aziende e, facendo il consuntivo del lavoro svolto, risultano essere il 56,44% i quelle controllate le aziende in cui sono state riscontrate irregolarità, soprattutto rispetto ai contratti di lavoro e gli orari lavorativi.
E’ il lavoro in nero il protagonista delle irregolarità ma anche i lavoratori autonomi, di fatto subordinati, quindi in situazione irregolare. Nella provincia, in uno dei paesi del lucchese, sono risultati 29 lavoratori in nero dei quali 26 in una sola azienda. In questo caso per il titolare solo pesanti sanzioni, ha evitato la sospensione dell’attività solo perché le 26 irregolarità accertate si riferivano a lavoratori che hanno lavorato nell’azienda ma non sono più in forza attualmente.
I numeri sono notevoli: sanzioni comminate per 147.438 €, 358 maxi sanzioni per lavoro nero, 9 violazioni per mancata corresponsione di indennità di maternità, 348 violazioni legate all’orario di lavoro, un imponibile di omesso versamento di contributi previdenziali ed assicurativi pari a 14.621.265. E’ stato anche accertato come l’abolizione dei Voucher abbia portato non solo ad un incremento del lavoro nero ma anche al ricorso a contratti “strani”, contratti a termine anche di soli 3 giorni. Questo a Lucca ma è verosimile che analoghe situazioni, se si andasse a fare lo stesso tipo di controllo, sarebbero riscontrate in quasi tutti i luoghi della penisola.