Google verso il ventennale, ma non è più solo un motore di ricerca

Google traccia gli spostamenti degli utenti anche quando la funzione di localizzazione viene disabilitata. In base a questa accusa, che è chiaramente molto grave ma anche tutta da verificare e da dimostrare, negli Stati Uniti un utente ha fatto causa proprio al colosso americano che è controllato dalla Alphabet Inc., il gigante del settore Internet che a sua volta è quotato in Borsa a Wall Street.

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Un cittadino della California fa causa a Google, punta dritto alla class action

In particolare, secondo quanto è stato riportato dall’Agenzia di Stampa Ansa.it, a fare causa a Google è stato un cittadino americano residente a San Diego, nello Stato Usa della California, con il chiaro intento, peraltro, di fare squadra insieme ad altri utenti per avviare un’azione collettiva risarcitoria (class action).

La decisione del cittadino americano sarebbe strettamente legata ai risultati di una recente inchiesta che, realizzata dall’Associated Press, avrebbe rivelato che, nonostante nella propria sezione privacy venga disabilitata la localizzazione, molti servizi di Google, per i dispositivi mobili iOS e Android, ciò nonostante continuerebbero a memorizzare i relativi dati.

Google sta violando la privacy degli utenti mobili? La Location History è al centro della disputa

Il cittadino americano, in base alla posizione dei propri legali, è convinto che Google stia in realtà violando le leggi sulla privacy, il che vale una causa ed anche la possibilità di imbastire qualcosa di più grosso contro Big G. In merito, al centro della disputa, ci sarebbe la cosiddetta ‘”Location History‘, ovverosia la cronologia delle posizioni che vengono registrate da applicazioni di Big G come le Mappe di Google.

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Di Annalisa Ruzzo

Sono Annalisa Ruzzo, una web editor con esperienza in categorie come economia, tecnologia e salute.