Spread BTP Italia 10 anni, cos'è e cosa succede quando aumenta

Nel mondo della finanza e delle borse, ma anche nella cronaca di tutti i giorni, è tornata in auge la parola spread che è un termine inglese che in Italia fa paura o che comunque desta non poche preoccupazioni per il futuro del nostro Paese. Nel dettaglio, lo spread è un valore che individua la differenza di rendimento tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi. Il confronto viene fatto con la Germania perché trattasi del Paese più ‘sicuro’ e solvibile dell’Eurozona, e non a caso i titoli di Stato tedeschi offrono rendimenti netti che sono molto bassi.

[ads1]

Spread BTP-Bund sfonda la soglia dei 200 punti base

Il calcolo del differenziale viene effettuato, per lo spread tra il BTP italiano ed il Bund tedesco, sulla curva di rendimento a dieci anni. Se lo spread fosse uguale a zero, allora l’Italia sarebbe un Paese ‘sicuro’ come la Germania, ma in realtà il differenziale è sempre positivo e, se tende a salire troppo, lo Stato italiano rispetto a quello tedesco per rifinanziare il proprio debito è costretto ad offrire dei tassi di interesse decisamente più alti. Negli ultimi giorni lo spread Btp-Bund ha superato la soglia dei 200 punti base quando invece una settimana prima era stabile attorno ai 130 punti base.

Quando aumenta lo spread?

Lo spread negli ultimi giorni è salito in scia allo stallo politico per la formazione del nuovo Governo M5S-Lega, e per effetto dei contenuti dell’Accordo di Programma, tra le due forze politiche definite ‘populiste’, che contiene tante misure per le quali ad oggi non sono chiare le coperture finanziarie. Per esempio, ci vogliono decine di miliardi di euro per coprire misure come la flat tax, il reddito di cittadinanza e l’abolizione della riforma Fornero sulle pensioni, ragion per cui anche la stampa internazionale si è scagliata contro l’Italia al punto che dalla Germania il nostro Paese è stato addirittura inserito tra quelli ‘scrocconi’.

Lo spread è così aumentato in scia queste incertezze anche perché, a meno che l’Italia non riesca a modificare i trattati ed i vincoli europei, le risorse che si possono destinare annualmente alla crescita non sono di certo infinite anche perché tanti miliardi di euro devono essere destinati al pagamento degli interessi sul debito.

Aumento spread, gli effetti negativi sull’economia italiana

L’aumento dello spread non comporta solo maggiori spese a carico dello Stato, ma nel generare incertezza ed instabilità finanziaria porta pure a maggiori costi nell’accesso al credito attraverso il canale bancario. In altre parole aumentano i tassi applicati sui mutui alle famiglie e sui prestiti alle imprese con ripercussioni negative sulle crescita economica. Ecco perché, agli occhi dei mercati, considerando l’elevato debito pubblico, l’Italia deve perseguire politiche economiche tali che i conti pubblici siano sempre in ordine e rispettosi degli accordi con l’Unione europea.

[ads1]

Di Annalisa Ruzzo

Sono Annalisa Ruzzo, una web editor con esperienza in categorie come economia, tecnologia e salute.