Oggi rappresentano una delle soluzioni energetiche più diffuse al mondo. Anche in Italia, i pannelli fotovoltaici hanno preso sempre più piede negli ultimi anni e, oggi, sono presenti sia sui tetti degli edifici delle grandi aziende che in molti condomini. La manutenzione dei pannelli solari non va assolutamente sottovalutata. Trascurare un impianto fotovoltaico, infatti, può costituire una pesante perdita di efficienza e una riduzione della quantità di energia generata per lo stabile.
A tutto questo va aggiunto che, per prendersi cura di un impianto fotovoltaico, non occorrano dispendi di tempo ed energie particolarmente esosi. La manutenzione ordinaria, infatti, può essere eseguita anche direttamente dal proprietario, in modo che i pannelli solari continuino a funzionare in sicurezza, mantenendo le prestazioni ad un buon livello. Al di là di questo, però, si rendono necessari i controlli periodici di un tecnico specializzato.
In ogni caso, va detto che, con una pulizia dei pannelli solari adeguata e facendo controllare periodicamente ad un tecnico lo stato dell’impianto fotovoltaico, esso può assicurare energia ecosostenibile alla casa per oltre un quarto di secolo. Andiamo a scoprire in questa guida cosa sapere sulla manutenzione degli impianti fotovoltaici.
Come prendersi cura autonomamente del proprio impianto fotovoltaico
Come detto, la manutenzione ordinaria dell’impianto fotovoltaico può, tranquillamente, essere svolta dal proprietario. Essa serve a tenere puliti i pannelli solari che, del resto, sono il cuore di un impianto. In alcuni casi, la pioggia è sufficiente a spazzare via la sporcizia superficiale e alcuni detriti. Ciò nonostante, le incrostazioni e le foglie potrebbero richiedere cure mirate. Ci sono circostanze, poi, che richiedono un’attenzione notevolmente maggiore, come quando l’impianto si trova vicino al mare o in zone molto alberate o industriali.
In questi casi, la frequenza della pulizia deve, tassativamente, essere maggiore. Per fortuna, ci sono kit fai da te che permettono una pulizia adeguata dei pannelli. Nelle circostanze più ostiche, invece, l’intervento di una ditta specializzata sarà fondamentale. Quando nevica, poi, bisogna agire prontamente alla rimozione dei residui con una scopa, per non rischiare di rovinare l’impianto. In questo caso, comunque, bisogna aspettare che la neve diventi morbida, poiché la sua rimozione potrebbe, altrimenti, causare dei graffi.
Nei processi di manutenzione ordinaria rientra anche il monitoraggio delle prestazioni dell’impianto che, talvolta, non può essere effettuato dai proprietari. A questo proposito, Soladria mette a disposizione un servizio di analisi attraverso termografia ad infrarossi che permette di controllare l’andamento di produzione di energia da parte dell’impianto attraverso una misurazione della temperatura raggiunta dai pannelli durante il loro utilizzo.
Quando è necessaria la manutenzione straordinaria?
Iniziamo col dire che non esista un vero e proprio “momento giusto” nel quale eseguire interventi di manutenzione straordinaria sul proprio impianto fotovoltaico. Ci sono, però, delle circostanze e dei periodi in cui sarebbe il caso rivolgersi a degli esperti. Già dopo il secondo anno di installazione, ad esempio, un controllo approfondito da parte di un tecnico sarebbe l’ideale, procedendo, poi, una volta l’anno allo stesso modo.
Si consiglia, infatti, di prevenire ogni possibile guasto, invece che curarlo quando, ormai, è troppo tardi. Gli esperti suggeriscono di far eseguire un check periodico delle parti più esposte, magari ad ogni inizio primavera, ossia dopo il periodo di maggior esposizione alle intemperie, al fine di godere del massimo rendimento durante tutto l’anno. In inverno, del resto, gli impianti vengono messi a dura prova un po’ ovunque, meritando qualche attenzione in più al termine del gelo.
In ogni caso, non vanno esclusi check anche durante l’anno, a seguito di fenomeni climatici particolari o dopo qualche segnale di cedimento in termini di prestazioni.