L’Italia è uno dei paesi europei con il più alto tasso di inquinamento. Nonostante l’evoluzione, il progresso tecnologico, le continue normative eco sostenibili, non si riesce a migliorare la qualità dell’aria. Da nord a sud la situazione peggiora e questo è dimostrato dalle percentuali di morti premature, ammontabili a circa 90 mila, provocate spesso dall’inquinamento atmosferico.
I continui studi su questa piaga sociale italiana, ma anche internazionale, hanno portato la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, collaborando con Enea e con la partnership delle Ferrovie dello Stato, a proporre un mix di regole che possono teoricamente ridurre il campo d’applicazione dell’inquinamento. Si tratta cioè di soluzioni che puntano ad un progresso della cosiddetta “green economy”.
Inquinamento in Italia, qualche regola
Negli ultimi anni l’allarme smog in Italia, ha spinto a voler intraprende re delle strade volte ad un intervento efficace per risolvere il problema. Sono in primis i cittadini a dover rispettare delle regole, ad avere cioè dei comportamenti giusti per far fronte ad un’emergenza che si sta ripercuotendo inevitabilmente sulla società.
Tra le molteplici proposte, sicuramente c’è quella della riorganizzazione degli spazi, ovvero ridurre in maniera sensibile le strade e parcheggi per far aria a zone pedonali in cui concedersi strepitose passeggiate. In questo modo si potrebbe favorire addirittura l’economia, dal momento che in zone in cui non accedono i veicoli, possono essere messi in piedi stand e bancarelle per la vendita e lo scambio. Parallelamente a ciò le zone a transito consentito devono invece imporre il limite massimo di velocità di 30 km/h.
Sulla scia poi di molte città europee che già stanno provando a risolvere il problema, si potrebbero istituire significative piste ciclabili, non solo all’interno di una città, ma delle vere e proprie reti in grado di collegare strade paesi e città tra loro. Per fare ciò, dovrebbero essere le Regioni e i Comuni ad organizzare uno specifico programma, con l’aiuto dei finanziamenti provenienti dal Governo.
Mai sentito parlare di veicoli ad emissioni zero!? Si tratta di utilizzare la nuova tecnologia elettrica, montata su e-bike moto, ma anche auto e bus, che possono agevolare gli spostamenti quotidiani. Anche in questo caso servirebbe che lo stato finanziasse la nuova politica di sostenibilità ambientale.
Basta diesel per le auto e modi alternativi per riscaldarsi: combattiamo l’inquinamento in italia
Immaginiamo un futuro in cui diremo addio al diesel per tutti quei veicoli che circolano in città. Lentamente le aziende automobilistiche abbandoneranno questo tipo di alimentazione per le auto e faranno posto alle moderne tecnologie, attraverso cui spostarsi sarà altrettanto comodo e facile. Ma l’inquinamento sarà ridotto a meno di zero, e con molta probabilità anche a livelli economico ci sarà un risparmio non indifferente.
Qualora dovessimo arrivare al punto in cui ci sbarazzeremo dei combustibili fossili, ci si pone il problema di come riscaldare le case. Anche in questo caso si spera che la politica sia propensa a permettere che le moderne tecnologie possano diventare il futuro del riscaldamento onde evitare la propagazione di emissioni nocive. L’intervento dello stato dovrà essere volto a garantire che tutti manterranno l’obbligo di applicare la contabilizzazione di calore nei condomini. Il tutto al fine di diminuire i consumi da subito e sanzionare coloro i quali non lo fanno.