Rivoluzione tecnologica

A ben ragione molti parlano di rivoluzione tecnologica che si è registrata negli ultimi anni negli ambiti produttivi e nel lavoro in generale. Questa rivoluzione è stata segnata dall’introduzione di moltissime tecnologie innovative. Il processo storico che ha portato a questi cambiamenti è iniziato nel XX secolo, quando l’introduzione dell’energia elettrica ha permesso di impiegare le macchine nelle produzioni e ha richiesto la presenza sui luoghi di lavoro sempre maggiore di addetti con più competenze. Molti hanno visto questa introduzione delle macchine come un aspetto negativo, considerando che sostituire le macchine al lavoro dell’uomo significasse anche la perdita di alcuni posti di lavoro. In realtà il tutto non può essere ridotto soltanto a questa nota di biasimo, perché il fenomeno è molto più complesso di quanto possiamo pensare.

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L’introduzione del web nei processi produttivi

Una parte fondamentale della rivoluzione tecnologica è stata segnata non soltanto dall’introduzione di macchine informatiche, ma soprattutto dai vantaggi che può dare la connessione alla rete. E in questo senso è diventato sempre più necessario affidarsi a personale specializzato che conoscesse in particolare la lingua inglese. Ecco perché sono cominciate a farsi avanti le richieste sempre più urgenti di persone che avessero acquisito una preparazione in questo senso, per esempio frequentando una scuola di Inglese a Roma o in altre città italiane.

La conoscenza della lingua straniera inglese è diventata ormai fondamentale, se si vuole inserirsi nei contesti produttivi e lavorativi in generale che implicano l’uso del web.

Il personale richiesto deve essere specializzato, deve avere la giusta formazione, per conseguire piani di produttività utili a non essere messi in panchina a causa della concorrenza. Internet, computer, dispositivi mobile hanno cambiato profondamente il mercato del lavoro e non può essere generalizzato il fatto che si è avuta una perdita di posti.

Quello che è certo è che sono cambiate le competenze che vengono richieste, perché, per offrire servizi gestiti direttamente dai software, occorre personale in grado di avere delle conoscenze adeguate.

Le conseguenze per il futuro

La rivoluzione tecnologica nel mondo del lavoro non può che avere dei risvolti molto particolari nel nostro prossimo futuro. La sfida che ci pone davanti il tempo è quella per l’uomo di acquisire nuove competenze, di avere una formazione sempre più specializzata in dati settori.

Si punta sull’ottimizzazione e in questo senso anche i modelli di insegnamento dovrebbero adattarsi a quello che è un cambiamento profondo che stiamo vivendo tutt’ora. È necessario infatti puntare sull’istruzione in grado di dare agli studenti un bagaglio di informazioni differenti che molto spesso non possono essere inquadrate all’interno di percorsi di studio rigidi.

Allo stesso tempo occorre supportare la riqualificazione di molti lavoratori, che hanno bisogno di reinserirsi nel mercato del lavoro, ricevendo una formazione più in linea con i tempi correnti.

Non si tratta tanto di difendersi, chiudendosi di fronte alle innovazioni, quanto piuttosto di creare le basi necessarie per affrontare questi cambiamenti con attenzione.

Da questo punto di vista appare chiaro che l’operaio non può essere considerato soltanto un impiegato che esegue delle mansioni relativamente semplici o complicate. L’operaio nei processi produttivi contemporanei è più un informatico in grado di mettere a frutto le sue conoscenze in termini di tecnologia e di intelligenza artificiale.

Quanto veramente i percorsi formativi attuali e futuri saranno in grado di garantire tutto ciò? Occorre uno sforzo comune, per realizzare questo obiettivo, perché altrimenti si potrebbe correre il rischio di “deprezzare” le conoscenze tecnologiche e di spingere sempre di più le aziende a spostarsi nei Paesi dove il costo del lavoro è molto più basso.

Soltanto a questi livelli si possono cogliere le conseguenze negative che alcuni vedono in termini di disoccupazione.

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Di Pamela

Blogger di tecnologia, viaggi ed economia. La mia passione per la scrittura mi ha permesso di intraprendere l'attività di gestione portali web che porto avanti dal 2010.