ginocchio

Tra il ventaglio di problematiche che possono comportare dei dolori articolari, rientrano moltissime cause diverse, che possono più o meno concorrere a questa fastidiosa condizione. Quando si parla di dolori alle articolazioni, si intende appunto un disturbo che può essere il risultato di una vera e propria patologia dell’articolazione, dei lineamenti, dei tendini, della struttura ossea, oppure di un semplice affaticamento o di un‘infiammazione. Vediamone quindi meglio in questo articolo le caratteristiche e come migliorare la propria situazione.

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Cosa sono i dolori articolari e come si presentano

Quando si parla di dolore articolare, si intende un dolore che può riguardare una o più articolazioni del nostro corpo e che parte da esse o dalle zone circostanti, come ad esempio i legamenti o i tendini. In linea di massima, questo malessere si associa spesso ad altre reazioni comuni come gonfiore, arrossamento e sensazione di calore, oltre che rigidità articolare e una ridotta mobilità. Come abbiamo già accennato, le cause possono essere diverse e, a seconda della situazione, il dolore può presentarsi in forma più sporadica o più o meno ricorrente. Nel primo caso la sintomatologia può riguardare un singolo episodio, che si verifica, ad esempio, successivamente a uno sforzo fisico molto intenso.

Nel secondo, invece, l’articolazione sarà dolente fino a quando non saremo in grado di risolvere la patologia a monte, grazie all’uso di particolari attività, terapie mediche o soluzioni di supporto. Un grande aiuto in alcuni casi, può anche rivelarsi l’assunzione di olii CBD che risultano essere molto utili per alleviare dolori cronici e infiammazioni come quello delle artriti. L’olio al cbd su puracbd.it, ad esempio, è realizzato con estratto biologico di canapa nell’azienda agricola di Brescia, dove viene coltivata la Cannabis Sativa L. da cui esso è estratto.

Le cause principali di questa problematica

Tra le cause di questa condizione ci sono diversi fattori, tralasciando il singolo episodio sporadico dovuto a una caduta o uno sforzo, i dolori articolari possono derivare nei casi peggiori da problematiche relative alla stessa articolazione stessa, o anche delle strutture ossee, dei tendini, dei legamenti, o delle parti circostanti. Traumi articolari o peri-articolari, fra cui distorsioni, lussazioni e fratture sono abbastanza comuni, così come la presenza di un’infiammazione, ovvero di un’artrite, oppure di un’artrosi, un processo degenerativo a carico dei cuscinetti di cartilagine che si trovano tra le articolazioni.

Nulla vieta, inoltre, che tutto nasca da un’infiammazione sistemica, da una condizione neuropatica, da infezioni o da una serie di altre patologie. Tra queste ultime è possibile annoverare tendinite, borsite, ipotiroidismo, sarcoidosi, fibromialgia, alcune malattie sessualmente trasmissibili, osteomielite, ma anche leucemia o un tumore alle ossa. Come abbiamo visto quindi, il panorama che si apre è davvero molto ampio, a maggior ragione perché i dolori articolari possono rientrare anche tra i possibili sintomi di altre problematiche come meningite, epatite, osteoporosi, sindrome premestruale, menopausa e morbo di Crohn.

Quando rivolgersi al proprio medico

Se ci troviamo di fronte al caso di dolori articolari che non si risolvono con episodi sporadici, ma persistono fino a influire sul nostro benessere psicofisico, allora è il caso di consultare il proprio medico curante per decidere il da farsi. Un’attenta valutazione medica sarà in grado di stabilire con certezza la causa del disturbo e di indirizzarci sulla giusta strada da percorrere per ritornare in salute. Il medico di base o il reumatologo, studieranno la nostra situazione e i nostri sintomi, così da capirne la gravità e la possibile origine.

Una volta acquisite le esatte informazioni sulla sintomatologia e la nostra storia clinica, si passerà a un’attenta osservazione delle articolazioni interessate così da verificare eventuali problematiche o indicazioni di una determinata patologia. Sarà importante in questa fase prendere nota anche delle modalità di aggravamento del disturbo, della localizzazione del dolore e delle sue caratteristiche ed infine se sono presenti eventuali altri sintomi connessi. Questa fase aiuterà il medico a capire se saranno necessari ulteriori esami di approfondimento o meno. Se, infatti, non riesce ad arrivare a una conclusione e a stabilire il fattore scatenante, provvederà a prescrivere esami più specialistici, così da escludere o confermare le sue ipotesi. Fra le possibili strade potremmo dover eseguire:

  • delle ecografie
  • degli esami del sangue
  • un esame delle urine
  • una radiografia
  • una risonanza magnetica

Una volta fatto questo e individuate le eventuali patologie, si potrà poi passare alla terapia da seguire.

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Di Pamela

Blogger di tecnologia, viaggi ed economia. La mia passione per la scrittura mi ha permesso di intraprendere l'attività di gestione portali web che porto avanti dal 2010.