denti

Si sente ultimamente parlare spesso di lanap laser e degli effetti benefici che tale soluzione porta con sé. Proviamo, di conseguenza, a capire in maniera più approfondita quali sono effettivamente i punti di forza di questa tecnica e per cosa viene impiegata più di frequente.

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Il Lanap laser offre la possibilità di curare la patologia parodontale, sia nei casi moderati che in quelli più gravi, senza dover intervenire con l’impiego di suture e di bisturi. I pazienti, tra le altre cose, possono tornare al lavoro già durante la stessa giornata, non avendo alcun tipo di fastidio, o davvero minimo, e di dolore.

Quali sono i vantaggi di usare Lanap laser

Bisogna mettere in evidenza come si tratti dell’unico protocollo che è stato approvato da parte della FDA in riferimento alla cura della parodontite. Ebbene, Lanap laser è anche il solo laser il cui utilizzo ha alle spalle un folto numero di ricerche scientifiche, di studi istologici e tanti test e verifiche.

Ci sono indubbiamente diversi punti di forza che sono legati all’uso di questa innovativa tecnologia. Tra gli altri, troviamo il fatto di poter svolgere l’intero trattamento in una sola seduta, dovendo trascorrere anche meno tempo sulla poltrona del dentista.

Da non dimenticare come questo trattamento consenta di ridurre notevolmente le tempistiche di guarigione. Il fatto di essere una procedura davvero poco invasiva, offre inevitabilmente al corpo umano la possibilità di giungere a guarigione molto più rapidamente rispetto a quello che avviene di solito. Non solo, dal momento che le proprietà di bio-stimolazione consentono di ridurre davvero ai minimi termini ogni tipo di disagio per i pazienti. Di conseguenza, capita davvero molto di rado di dover assumere dei farmaci anti-dolorifici in seguito a tali trattamenti.

Un numero sempre più alto di pazienti ha deciso di optare per la chirurgia laser, dal momento che consente di evitare che le gengive vadano a ritirarsi come invece succede spesso con la chirurgia classica. Gran parte dei pazienti che scelgono la chirurgia gengivale laser hanno la possibilità di riprendere le loro normali attività giornaliere nel giro di qualche ora. Una procedura che, tra gli altri benefici, vede anche quello di ridurre al minimo il sanguinamento, evitando al contempo, come si può facilmente intuire, anche un gran numero di complicazioni.

Le fasi più importanti del protocollo

La prima fase di questo particolare trattamento è quella che prevede di effettuare la misurazione in profondità delle tasche parodontali, sfruttando una specifica sonda adatta a tale scopo. Da tale risultato si potrà capire il livello di profondità delle stesse e il grado di perdita dell’attacco che è occorsa.

La luce laser pulsata viene impiegata con l’intento di eliminare il tessuto che è stato colpito dalla malattia, rimuovendolo dalla tasca e provvedendo alla cancellazione di tutti quei batteri che sono stati responsabili dell’insorgere della patologia a livello gengivale. Dal momento che la luce laser non è oggetto di assorbimento da parte dell’acqua, piuttosto che dal tessuto osseo, dall’acqua o dalla radice, ecco che tale procedura si caratterizza per essere ancora meno invasiva e più pratica per quanto riguarda il paziente.

La terza fase è quella legata all’eliminazione del tartaro, che viene rimossa dalla superficie della radice dei denti. La presenza di inserti ad ultrasuoni dallo spessore infinitamente piccolo consente di eliminare tutti quei depositi di tartaro che vanno a depositarsi proprio al di sotto rispetto alla gengiva. Infine, ecco che si va a formare il coagulo, in concomitanza con l’uso del laser per una seconda volta sulla parte basica della tasca, con l’intento di trasmettere adeguati stimoli sia alla radice che all’osso e al tessuto gengivale.

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Di Pamela

Blogger di tecnologia, viaggi ed economia. La mia passione per la scrittura mi ha permesso di intraprendere l'attività di gestione portali web che porto avanti dal 2010.